18 Maggio 2016

Il pagellone di fine stagione: tanta mediocrità, Mancini bocciato

Il pagellone di fine stagione 2015/2016 dell'Inter, tutti i voti e tutti i giudizi sull'annata e su i suoi protagonisti, da Mancini a Icardi passando per Jovetić e Kondogbia, senza dimenticare qualche desaparecido disperso a gennaio

JOVETIĆ

JOVETIĆ 4.5

jovetic chelsea

Scampa il 4 nudo e crudo solo perché il peso specifico dei suoi (pochi) gol è stato elevato e perché, tutto sommato, i primi due mesi e mezzo sono stati all’altezza delle aspettative. Peccato che da novembre in poi, tranne che in tre o quattro eccezioni al massimo, il giocatore visto in campo col nome “Jovetić” sulla maglietta sia stato uno dei più inconsistenti, fumosi e irritanti dell’intera rosa. Felipe Melo arrivava con pochissime aspettative sul groppone, Jojo invece doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti, l’uomo che avrebbe dovuto provvedere a un bel cambio di ritmo in attacco. E invece…
Probabilmente la delusione delle vicende nerazzurre di quest’anno, il montenegrino ha toccato tali abissi negativi di rendimento che la sua permanenza a Milano è fortemente in discussione nonostante, quando è arrivato, sembrasse il classico acquisto su cui puntare per gli anni a venire e, probabilmente, il primo a essere deluso dalle prestazioni dell’ex capitano della Fiorentina è stato Mancini, che si è ritrovato in casa un giocatore estremamente diverso da quello che probabilmente immaginava.
Troppo atipico, troppo discontinuo, troppo accentratore, troppo innamorato della palla: questi i principali difetti riscontrati nel numero 10 balcanico durante l’arco della stagione che, in effetti, rappresentano una zavorra decisamente troppo grave per poter pensare che la situazione col club (ma anche quella tecnica) possa ricomporsi abbastanza bene da garantire un lieto fine. Pare infatti che Jovetić sia un giocatore che racchiude in sé troppe caratteristiche peculiari perché ci si possa accontentare di inserirlo in un sistema senza che questo sia invece costruito su di lui… E inoltre c’è sempre il problema della discontinuità. Fallimento.