6 Settembre 2020

Cellino: “Inter? Con Tonali ha sbagliato modo di agire. Contento per il Milan, ma lo avrei visto più alla Roma”

Il presidente del Brescia svela alcuni retroscena sul centrocampista

E’ attesa in settimana l’ufficialità del trasferimento al Milan di Sandro Tonali. Il centrocampista si appresta così a lasciare il Brescia per vestire la maglia rossonera. Fino a pochi giorni fa, però, c’era l’Inter in pole sul calciatore, ma come ammesso dal presidente Massimo Cellino alla società nerazzurra è mancato il guizzo finale. Sappiamo infatti che il club interista, pur considerando il classe 2000 un ottimo prospetto, ha altre priorità di mercato ed ha soprattutto bisogno di sfoltire la rosa per consentire l’arrivo di altre pedine in entrata. Ecco la rivelazione del presidente del Brescia ai microfoni de Il Messaggero:

TONALI – “Non mi era mai successo di scoprire un giocatore così forte. Avrei voluto trattenerlo, ma purtroppo il sogno si è infranto con la retrocessione e l’incertezza trasmessa dalla pandemia. Dovevo affrontare la programmazione del Brescia senza rifinanziare la società: rivesto la carica di presidente per professione, mentre altri miei colleghi milionari lo fanno per hobby…”.

INTER – “Ha sbagliato il modo di agire. Marotta lo voleva e Conte lo adora. I club che si affacciavano venivano respinti proprio perché c’era la società nerazzurra. Ma anche il ragazzo voleva conoscere il proprio futuro”.

MILAN – “Sandro tifa Milan da quando è bambino. L’operazione con loro mi ha fatto doppiamente piacere: ho anche rispettato una società che ha dato valore ai soldi. Maldini ha il dna da Milan e ha tutti i presupposti per diventare un grande dirigente”.

ROMA – “Avrei visto Sandro più nella Roma: una bellissima squadra, una città calda. Baldissoni tempo fa mi disse che era un loro sogno, ma adesso non conosco chi si occupa del mercato dei giallorossi. Avevo un ottimo rapporto con Sensi e conosco molto bene Sabatini. Ricordo ancora l’affare Nainggolan, è stato fantastico. Mi sento molto legato alla Roma. Per questo, quando ho venduto il Cagliari, avevo il sogno di comprarla e risanarla esaltandone le potenzialità, mediante il mio lavoro e la mia esperienza. Ma è rimasto solo un sogno”.

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