14 Maggio 2025

I tre momenti epici di Inter-Barcellona che nessuno dimenticherà mai 

February 4, 2024 . Milan (Italy) .Francesco Acerbi of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Juventus Fc.

Una partita infinita, spettacolare, per molti la gara del secolo che nessuno dimenticherà. Non ci sono più aggettivi per descrivere l’impresa dell’Inter in Champions League contro il Barcellona di Flick. Non solo per la qualificazione in finale, la seconda in tre anni con Inzaghi in panchina, ma anche perché il passaggio del turno è arrivato quando nessuno più ci sperava. Quando sembrava ormai cosa fatta la qualificazione degli spagnoli che erano stati bravi due volte a ribaltare il risultato. Sia all’andata che al ritorno. Da 2-0 a 3-2 a San Siro. Il sito migliore per scommesse e a seguire tutti gli altri avevano ormai decretato la vittoria del Barcellona all’ultimo gol, quello di Raphina al minuto 88, poi c’è stato Acerbi che ha sovvertito ogni pronostico facendo esplodere San Siro e i tantissimi tifosi da casa in pieno recupero. Ma in una gara infinita come quella di martedì sera abbiamo scelto tre momenti epici, tre frame su tutti, che ricorderemo per sempre. Che i tifosi dell’Inter non dimenticheranno mai. Ma saranno impossibili da dimenticare anche per i semplici curiosi che sono rimasti incollati alla tv fino alla fine con ascolti record e con una partita che sembrava non volere finire mai. 

Il miracolo di Sommer su Yamal

La faccia del bambino prodigio resta impressa nella mente di tutti i tifosi. Yamal è sorpreso, stupito, di pietra dopo la parata di Sommer. Resta fermo, immobile, quasi non crede a quello che è accaduto, a quello che ha appena visto. Un vero e proprio miracolo che molti hanno accostato a quello di Julio Cesar contro Messi nella semifinale del 2010 al Camp Nou. Parate simili e diverse. Entrambe decisive con un alto coefficiente di difficoltà. I tifosi erano pronti a sfruttare i propri bonus scommesse e forse si sarebbero pentiti per come si è conclusa la gara, per il colpo di scena al 93’. Era il finale del secondo tempo supplementare. Yamal aveva calciato benissimo a giro sul secondo palo. Solo un miracolo avrebbe impedito al talento di Flick di segnare il gol che avrebbe di fatto riaperto la partita con lo spettro concreto dei calci di rigore. Il miracolo, però, si chiama Sommer. Che vola in tuffo e devia in corner. Tutti impazziti, telecronisti compresi. Increduli, come Yamal, per il grande intervento. Dal vivo secondo i presenti è stata ancora più bella e impressionante. Una parata che vale una stagione. Di sicuro una finale. 

La vena di Frattesi e il malore dopo il gol

Come non ricordare quanto accaduto a Davide Frattesi, di fatto l’eroe di Inter-Barcellona. Sua la rete decisiva nel primo dei due tempi supplementari. Preziosa la sponda di Taremi per il gol dell’ex centrocampista del Sassuolo che poi si è scatenato al momento dell’esultanza. Corsa verso i tifosi, vena gonfia, faccia rossa, grande gioia, esplosione di felicità pazzesca per una delle reti più importanti della sua carriera. Anzi, la più importante. Anche più di quella a Monaco contro il Bayern. Frattesi ha forse esagerato nell’esultanza e infatti un minuto dopo il gioco è stato interrotto per un suo malore. Piccolo giramento di testa dovuto forse al suo modo di accogliere il gol. Poi si è ripreso e ha lottato su ogni pallone fino alla fine. Sui social tifosi scatenati. Tutti hanno elogiato Frattesi, che è un vero e proprio idolo. Tra le alternative, è quella più apprezzata. Gioca poco, ma quando entra segna quasi sempre. Un attaccante aggiunto con una grinta pazzesca in ogni suo guizzo. In ogni partita in cui Inzaghi decide di inserirlo. 

L’istante decisivo: dal 4-2 al 3-3. Il bello del calcio

Forse, però, l’immagine che resterà in mente, decisiva, è quella dell’intervallo tra l’incubo e il sogno. Tra il palo di Yamal e il gol di Acerbi. L’Inter che rischia di subire il 4-2 poi segna il 3-3- che riapre tutto e sovverte anche le emozioni e la psicologia della partita. La rete del difensore di Inzaghi rianima la squadra nerazzurra e sorprese il Barcellona che sarà incapace di reagire. Anche perché i ragazzi di Flick avevano sognato la finale e sul tiro di Yamal sembrava tutto finito. Il palo non aveva scomposto più di tanto gli spagnoli anche perché la partita era virtualmente finita. Mancava pochissimo. Invece il calcio ha ricordato a tutti che certi giudizi o pronostici possono essere ribaltati anche in pochi secondi. Dumfries crossa, Acerbi segna. Primo gol in Champions a 37 anni. Il resto è storia nota. Il resto è soprattutto storia.

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Autore:
Martina Napolano

Nata a Napoli nel 1996, è laureata in Culture digitali e della comunicazione. Innamorata del calcio, ma soprattutto dell'Inter. Scrive per Passione Inter dal 2014. Appassionata anche di Formula 1, spera di poter avere la gioia di veder vincere la Champions all'Inter e il Mondiale a Leclerc nello stesso anno.