Ex preparatore Inter smentisce Dimarco: “Non era così”
La risposta all'esterno
“Mi sono sempre allenato al 100%. Giocando più spesso 90 minuti cresci di più di condizione piuttosto che uscire sempre dopo un’ora…”: con questa frase – pronunciata alla vigilia di Inter-Slavia Praga in conferenza stampa – Federico Dimarco ha generato, forse anche inconsapevolmente, un bel caso mediatico. Le sue parole sono state interpretate da più parti come una critica a Simone Inzaghi, nonostante tra i due vi sia stato sempre grande feeling.
A fare chiarezza su quella che è stata la sua gestione, ci ha pensato questa mattina sulle pagine di Tuttosport l’ex preparatore atletico nerazzurro Fabio Ripert, oggi all’Al-Hilal al fianco di Inzaghi: “Più giochi, più sicuramente hai un adattamento a quel tipo di sforzo, ma è anche vero che consequenzialmente hai pure maggiori possibilità di farti male. Dimarco è un ragazzo intelligente, non penso volesse criticare Inzaghi, anche perché il mister prendeva delle scelte per tutelarlo e averlo più fresco nelle partite successive. Ricordiamoci che è stato Inzaghi a volerlo all’Inter, a differenza degli allenatori precedenti che l’avevano lasciato andare via a farsi le ossa. Noi siamo stati il gruppo squadra che ha giocato di più, nella singola stagione, nella storia dell’Inter. Si deve ragionare su 60 partite, non solo sull’inizio della stagione. Quando affronti partite come quelle di Champions o i big match in campionato il dispiego cognitivo e mentale è massimale. Ci sta che il mister decida di farti giocare un’oretta e poi toglierti, anche perché nel 3-5-2 i quinti consumano davvero tantissimo”.
Come ribadito infine dal preparatore ex Inter e Lazio, i numeri dell’inizio della scorsa stagione andrebbero a smentire quanto affermato da Dimarco sul suo utilizzo: “E i compagni di squadra, Carlos Augusto e Darmian sono forti! In più, se va a leggere le statistiche, vedrà che non è vero che Dimarco veniva sempre sostituito al 60’, almeno all’inizio dell’anno non era così”.