5 cose che (forse) NON hai visto in Inter-Lazio
Alcuni dettagli che forse ti sono sfuggiti

Con una formazione inedita e con tanto turnover, soprattutto in vista del big match della prossima giornata di campionato in casa del Napoli, l’Inter di Simone Inzaghi è riuscita davanti ai propri tifosi a superare l’ostacolo Lazio ai quarti di finale di Coppa Italia. Una vittoria che spedisce i nerazzurri direttamente in semifinale dove incroceranno ancora una volta il Milan nel doppio impegno tra andata e ritorno.
Prima di voltare definitivamente pagina, vi mostriamo cinque cose che forse non avete visto nella serata di San Siro che ha sancito il passaggio del turno dell’Inter ai danni della Lazio.
1) Iniziamo con la posizione di Davide Frattesi, diversa da quella solitamente ricoperta da mezzala da Barella. L’ex Sassuolo, soprattutto nei primi minuti, è partito molto largo, quasi in verticale rispetto a Darmian. Con un Frattesi così propositivo, che in certi momenti andava a ricoprire il ruolo di quinto di centrocampo, Zielinski si è spesso abbassato in mediana per dare il via insieme ad Asllani alla fase di costruzione.
2) In molti hanno notato l’insolita esultanza di Calhanoglu dopo il gol, ma non tutti ne hanno compreso il significato. A differenza di quanto potesse sembrare, la celebrazione dopo la rete siglata dal dischetto non è stata assolutamente polemica, anzi. Il centrocampista turco ha mantenuto una promessa fatta nei giorni scorsi ad Appiano Gentile a Mia, bambina di 6 anni che abita a Nerviano e tifosissima dell’Inter insieme al padre Luca.
3) Sul gol di Arnautovic è esplosa tutta la panchina che ha travolto l’austriaco per la splendida marcatura realizzata. Ma non sono stati i soli, visto che anche Marcus Thuram – non convocato per infortunio – si è precipitato in campo saltando le protezioni per esultare insieme al compagno di reparto.
4) Come svelato da Inzaghi nel post-partita, il gol di Arnautovic nasce da uno schema in parte provato in allenamento. L’obiettivo del tecnico era quello di tirare fuori un marcatore alto dei biancocelesti così da aprire spazio dentro l’area di rigore della Lazio, ma anche quello di avere un ottimo tiratore dal limite come l’austriaco.
5) La quinta ed ultima cosa riguarda la partita clamorosa di Zielinski. Lui come Josep Martinez hanno dato risposte incoraggianti in vista dei prossimi impegni. Se lo spagnolo per forza di cose sarà titolare anche contro il Napoli, il polacco ha spedito una candidatura pesante con questa prestazione. Considerando poi il momento negativo vissuto da Mkhitaryan, pensare ad un cambio del genere non appare affatto un’utopia.