23 Gennaio 2025

7 cose che (forse) NON hai visto in Sparta Praga-Inter

La nostra analisi sulla prestazione della squadra di Inzaghi

Non sarà certo stata la vittoria più brillante dell‘Inter in questa stagione quella di ieri sera con lo Sparta Praga, ma tre punti servivano e tre punti sono arrivati al triplice fischio dell’incontro di Champions League. Per approfondire gli spunti colti dalla nostra redazione nel match vinto grazie al gioiello di Lautaro Martinez, vi proponiamo 7 cose che forse sono passate inosservate in Sparta Praga-Inter.

1) La ferita di Lautaro. A fine partita, nella foto con il premio di MVP del match in mano, ha fatto quasi impressione la profondità della ferita presente sulla gamba destra dell’argentino, reduce dalla tacchettata violenta incassata da Ismajli nell’ultimo turno di campionato contro l’Empoli. Un’immagine iconica che ha gasato i tifosi nerazzurri, scatenati nei commenti sotto al post condiviso dal club nerazzurro.

2) L’origine del gol di Lautaro. La cosa più bella e complicata dell’azione che ha portato alla rete interista, rimane senz’altro la prodezza al volo dell’argentino che con pochissimo angolo a disposizione è riuscito a sbloccare il risultato. Però va sottolineato come tutto nasca da una riaggressione e riconquista alta del pallone, a dimostrazione del fatto che anche l’Inter ha nelle corde questo tipo di atteggiamento a seconda della partita.

3) Molto interessante il movimento di Pavard che soprattutto nel primo tempo andava a lanciarsi dentro l’area di rigore alle spalle di Dumfries per creare superiorità contro la linea a cinque dello Sparta Praga. Altro spunto interessante su Thuram che spesso e volentieri andava a portare fuori dall’area di rigore il difensore per creare lo spazio al suo interno al movimento di Lautaro Martinez.

4) E’ vero che, con otto reti all’attivo in questa edizione, l’Inter ha ‘solamente’ il 19esimo attacco della Champions League. Ma allo stesso tempo, grazie al sesto clean sheet di quest’anno in Europa, Sommer e compagni hanno confermato la miglior difesa di tutta la Champions con il solo gol subito lo scorso turno nella trasferta di Leverkusen. Numeri diametralmente opposti al campionato, dove la squadra di Inzaghi segna sensibilmente di più, ma incassa anche più reti.

5) Con quello realizzato ieri sera per Lautaro, Bastoni è diventato il difensore centrale con più assist all’attivo (cinque) considerando le ultime cinque edizioni della Champions League. Cinque, peraltro, come quelli realizzati complessivamente in questa stagione sommando anche i suoi numeri in Serie A.

6) L’Inter non è solo la squadra con più clean sheet in questa Champions League (6), ma anche quella che ha mantenuto più volte la rete inviolata (18) tra tutte le competizioni della stagione 2024/25 nei cinque principali campionati europei.

7) Come avvenuto in una sola occasione contro l’Empoli, anche ieri Sommer non è stato impeccabile nell’uscita del pallone con i piedi. Il portiere svizzero, sollecitato tantissimo dai compagni, ha commesso un paio di sbavature. Errori cui non siamo certi abituati considerata l’incredibile qualità nel gioco coi piedi dell’estremo difensore. A tal proposito, lanciamo anche una provocazione: siamo sicuri che Donnarumma, portiere di certo non perfetto col pallone tra i piedi, sia il profilo giusto su cui puntare per questo stile di gioco?