23 Gennaio 2025

Perché Donnarumma non è il miglior portiere per l’Inter di Inzaghi

L'estremo difensore del Psg è stato accostato sul mercato

Nel tardo pomeriggio di ieri, a pochi minuti dal fischio d’inizio della settima giornata di Champions League, si sono intensificate le voci di mercato su un possibile colpo futuro a costo zero da parte dell‘Inter nei confronti di Gigio Donnarumma.

Il portiere del Paris Saint Germain non ha ancora avviato i discorsi per il rinnovo del contratto con i francesi, nonostante la scadenza del giugno 2026. L’ex Milan ha spiegato più volte di voler rimanere a Parigi, sia per il legame con i tifosi, ma anche per l’ottimo rapporto con la proprietà. Qualche dubbio in più sulla relazione con Luis Enrique con il quale in passato vi sono state delle incomprensioni.

Nel frattempo, l’Inter si starebbe muovendo sotto traccia come possibile destinazione del portiere per l’estate 2026. Lo stesso Donnarumma avrebbe aperto alla corte nerazzurra, in attesa di sviluppi sostanziali sul fronte Psg. Insomma, come opportunità a costo zero, sarebbe folle non tentare di strappare un calciatore di questo livello, da anni titolare inamovibile della Nazionale Italiana e considerato tra i migliori al mondo nel suo ruolo.

Qui, però, apriamo una riflessione di natura tattica. Con gli ultimi due portieri, infatti, l’Inter ci ha fornito un’indicazione ben precisa: da Onana a Sommer, il club nerazzurro ha deciso volutamente di investire su profili esperti, abili tra i pali, ma soprattutto dotati di una qualità eccelsa nel gioco coi piedi. Un fondamentale che non viene annotato tra le migliori caratteristiche di Donnarumma, il quale anzi qualche errore grossolano in carriera lo ha commesso.

Facendo parlare i numeri, questi dimostrano come tra Sommer e Donnarumma ci sia una differenza enorme nel numero di palloni giocati a partita, figlia anche dello stile di gioco di Inter e Psg. Lo svizzero ha una media di 48,9 palloni giocati in media in Champions League e 41,5 in Serie A, contro i 32,4 dell’italiano in Europa e 30,2 in Ligue 1.

Nonostante lo svizzero tocchi più palloni, la percentuale di errore rimane simile tra i due portieri. Dove Sommer fa decisamente meglio rispetto a Donnarumma è senz’altro sui lanci lunghi, a volte utilizzati da Inzaghi contro squadre che utilizzano un pressing molto alto, uomo su uomo.

A questi numeri, va anche aggiunto che il Psg è una squadra che rispetto all’Inter ha dei numeri superiori in termini di possesso palla: sia in campionato che in Champions il dato non scende mai sotto il 60%. Eppure, il coinvolgimento di Donnarumma nel gioco dei francesi rimane quantitativamente inferiore a quello di Sommer con i nerazzurri. Mentre l’interista rappresenta uno sfogo principale nel gioco di Inzaghi, l’ex Milan viene chiamato meno in causa dai compagni.

Alla luce dei principi del gioco di Inzaghi, puntare su Donnarumma potrebbe non essere la scelta più giusta per i nerazzurri. Qui non si mettono certo in discussione le abilità del portiere che tra i pali – lo ribadiamo – rimane tra i migliori al mondo. Allo stesso tempo, considerata la centralità dell’estremo difensore nel gioco dal basso e anche sotto una pressione aggressiva degli avversari, i numeri suggeriscono di puntare su profili con caratteristiche diverse.