5 Ottobre 2025
5 cose che (forse) NON hai visto in Inter-Cremonese
Le curiosità emerse dalla gara di San Siro
L’Inter non si ferma più e vince con un netto 4-1 contro la Cremonese, per quello che è il quinto successo di fila della squadra di Cristian Chivu fra tutte le competizioni. I nerazzurri sono tornati almeno per una notte anche in testa alla classifica di Serie A grazie ai dodici punti conquistati in sei partite di campionato.
Di seguito, come sempre, vi proponiamo alcune osservazioni e spunti che potrebbero esservi sfuggiti guardando questa partita Inter-Cremonese della 6^ giornata di campionato, ve ne elenchiamo cinque.
- Una delle grandi pecche della squadra della scorsa stagione era il reparto d’attacco visto che alle spalle della ThuLa non c’erano giocatori affidabili. Ora invece tutto il reparto dà il meglio e sono arrivati due giovani che segnano. Tutti gli attaccanti ora fanno gol e soprattutto lo fanno in maniera più omogenea rispetto al 2024/25. Bonny e Pio fanno anche giocare bene la squadra. Ieri nel primo tempo dominante dell’Inter, Lautaro era solo quinto (insieme a Barella) per numero di palloni toccati nell’area di rigore avversaria. Bonny, Frattesi, Dimarco e Dumfries meglio di lui e questo fa capire la coralità del gioco nerazzurro, Frattesi è stato anche il giocatore più offensivo.
- Questa è una delle contromisure che Chivu sta applicando per affrontare i blocchi bassi, le famose squadre che si chiudono anche se poi la Cremonese concettualmente si è presentata con due trequartisti e una punta per creare le solite difficoltà che l’Inter ha avuto sul regista. Il tecnico nerazzurro sta anche lavorando sui tiri da fuori per scardinare i blocchi bassi e ha infatti chiesto a Barella di tirare quando ne ha l’occasione. Conseguenza: l’Inter è la squadra che tira di più e che ha il miglior attacco in Serie A.
Inoltre, con 7 palloni recuperati sulla trequarti, l’Inter continua a fare un pressing impressionante. La tattica sui cui lavora Chivu è quindi differente con allenamenti che durano anche di più rispetto al passato e un grande lavoro sulla testa dei giocatori. - Il tema della testa lo si può ritrovare in varie altre cose. La prima è la tenuta atletica di Dimarco che è stato devastante per 90 minuti sulla fascia mancina, come mai in passato. Ma anche le parole di Barella nei confronti di Bonny dicendo che c’era bisogno di ragazzi come lui e infine le dichiarazioni di Chivu su Dumfries che è parso nervoso dopo il cambio. Tutto questo dimostra una grande unione di squadra e ora ci sarà da proteggere Diouf dalle critiche che sono subito partite.
- La partita di Barella da playmaker è stata eccellente, addirittura meglio di quella fatta contro il Torino dove finì lo stesso in goleada. Il numero 23 ha giocato ben 109 palloni tenendo l’87% di passaggi precisi, vincendo 3 duelli su 7, e intercettando anche un pallone. Ovviamente adesso serviranno altre sfide più probanti per testare un’evoluzione verso questo ruolo che Barella aveva iniziato a fare nella stagione della seconda stella. Calhanoglu però prima di questo stop era in grande crescita e ha doti un po’ diverse dal sardo soprattutto nel tiro da fuori e nel fraseggio. La cosa migliore per l’Inter è che stiano insieme, in futuro magari anche in una possibile mediana a due. La presenza importante sulla trequarti che i centrocampisti nerazzurri fanno viene bilanciata dai terzi di difesa, cioè Akanji e Bastoni che magari si spingono in avanti un pochino meno in determinate situazioni.
- Ieri in LIVE ci siamo lasciati con una domanda dopo Inter-Cremonese: la sosta ora è un bene o un male? Per Chivu è un bene: relax per chi resta qui, orgoglio e spinta della nazionale per chi parte.