9 Agosto 2025
5 cose che (forse) NON hai visto in Monaco-Inter
L'analisi della partita amichevole giocata a Montecarlo
Arriva un successo in rimonta per 1-2 dell’Inter di Cristian Chivu che ha disputato una buona partita, qui le pagelle, in trasferta contro il Monaco. Si è trattato di un match amichevole, utile per entrambe le squadre solo per testare le loro condizioni fisiche e atletiche in vista della ripartenza dei campionati che avverrà in questo mese di agosto.
Di seguito come sempre vi proponiamo alcune osservazioni e spunti che potrebbero esservi sfuggiti guardando questa partita amichevole Monaco-Inter per il pre-campionato, ve ne elenchiamo cinque.
- Il Monaco è più avanti dell’Inter nella preparazione estiva. I nerazzurri hanno giocato un lungo Mondiale per Club che ha posticipato le vacanze e l’inizio del ritiro mentre i francesi no. Per il club monegasco quella di ieri era infatti l’ottava amichevole pre-campionato, mentre per l’Inter appena la seconda. Eppure dal punto di vista fisico, nonostante l’inferiorità numerica, si è vista un’Inter abbastanza buona (ad eccezione di alcuni inevitabilmente indietro). Anzi, dati alla mano, la produzione di gioco dell’Inter è stata in crescendo verso il finale di gara, quando invece la stagione scorsa ci si lamentava dei cali finali, questo potrebbe essere anche dovuto al fatto che il mercato ha donato alternative più giovani e fresche.
- Chivu dimostra ancora di saper leggere bene le partite e di poter cambiare anche “drasticamente” a gara in corso, come nel famoso Parma-Inter 2-2 che costò due punti preziosi ai nerazzurri di Inzaghi in chiave Scudetto. Ieri, il passaggio al 4-3-2 ha permesso di mantenere le due punte offensive e ha dato più equilibrio e l’Inter è sembrata migliore. Sarà sempre così bravo a leggere i momenti?
- Barella più incursore, ma sbaglia qualche gol di troppo. L’Inter è infatti sembrata più equilibrata quando il sardo è passato in mezzo al campo a toccare tanti palloni e a gestire il fraseggio. Questo potrebbe forse essere anche un indizio di prove generali per far decollare Frattesi nella nuova formazione di Chivu.
- Si sono poi intravisti alcuni segnali di continuità con il Mondiale per Club dello scorso giugno. C’è stato un gioco centrale con molte combinazioni anche tra gli attaccanti stretti, senza dover per forza cercare lo scarico sulle fasce. In tal senso potrebbe quindi essere utile avere qualità sulla trequarti per trovare anche verticalità immediata come sul gol di Lautaro che nasce da quattro tocchi in rapida successione. Importante anche l’aggressività alta che si è vista sul gol di Bonny.
- Inevitabilmente, ci sono però anche delle cose da sistemare che rappresentano l’altro lato della medaglia: l’impostazione dal basso è stata un po’ macchinosa, specie sul loro pressing offensivo. La loro aggressione così alta ha però concesso delle praterie immense e in tal senso sicuramente dei difensori più veloci aiuterebbero ma questa è una questione proprio di equilibri da trovare. Si tratta di un tema che per certi versi ricorda l’inizio della stagione di Conte. Sui calci piazzati la marcatura a zona ha portato Dimarco a marcare Zakaria che è molto più alto e questo aspetto non sta convincendo del tutto.