Inter, Diouf è ancora un mistero: “Etichetta scomoda”
Che fine ha fatto il francese
Ad oltre un mese dal suo arrivo ad Appiano Gentile, Andy Diouf non è ancora riuscito a ritagliarsi il suo spazio in maglia Inter. A parte gli 11 minuti giocati nel finale contro il Torino a risultato ampiamente acquisito contro i nerazzurri, il centrocampista francese non è mai stato utilizzato sino a questo momento da Cristian Chivu, né dall’inizio né a gara in corso.
In molti, dunque, cominciano ad interrogarsi su quali siano le reali qualità del centrocampista ex Lens. Soprattutto perché, numeri alla mano, Diouf è stato l’acquisto più costoso del mercato dell’Inter che per averlo ha versato ben 25 milioni di euro ai francesi. Da qui l’iniziale curiosità da parte del popolo nerazzurro che col tempo, però, rischia di trasformarsi in diffidenza.
Anche per questa ragione La Gazzetta dello Sport ha dedicato a Diouf un approfondimento nell’edizione odierna, interrogandosi proprio sul perché di così tante panchine iniziali: “E’ sbarcato ad Appiano ad agosto inoltrato, con l’etichetta di acquisto più costoso del mercato nerazzurro appicciata sulla valigia – 25 milioni bonus compresi -, ha subito assaggiato l’Inter e San Siro ma poi si è fermato lì, a quello spicchio di partita contro il Torino. Da allora in avanti solo panchine, mentre Chivu ruotava e tutti gli altri centrocampisti sfilavano davanti a Diouf: istituzioni alla Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, certo, ma anche l’altro nuovo arrivato Sucic e poi ancora Frattesi e Zielinski, titolare a sorpresa l’altra sera contro lo Slavia Praga”.