Marotta: “Ho parlato con Oaktree, ECCO i nostri acquisti”
L'intervista del presidente dell'Inter

Alla vigilia della finalissima di Champions League tra Psg-Inter, il presidente Beppe Marotta ha concesso un’intervista sulle pagine del The Athletic. Il numero uno nerazzurro ha parlato soprattutto di gestione societaria e di come il club sia riuscito a mantenere alto il livello di competitività della rosa nonostante gli enormi sacrifici fatti sul mercato.
Una situazione, però, nettamente migliorata a partire da questa stagione che consentirà ai dirigenti maggiore spazio di manovra sul mercato. Come spiegato da Marotta e concordato anche con Oaktree, dunque, l’Inter tornerà ad investire in entrata, guardando però a profili in linea con quanto stabilito con la proprietà americana.
Queste le parole del presidente: “Innanzitutto, la proprietà deve avere fiducia nel management. Se si ha la loro fiducia, allora bisogna avere due caratteristiche: una è la competenza, l’altra è un’etica del lavoro e una cultura aziendale”.
LA MAGLIA – “Si vince con un senso di appartenenza a qualcosa. Questi valori sono assolutamente essenziali. Non sono i soldi a vincere le cose; sono questi aspetti”.
CONSAPEVOLEZZA – “A partire da Istanbul, è iniziato un processo in cui i giocatori hanno preso consapevolezza del loro valore e questo a sua volta li ha resi abbastanza maturi da giocare sui palcoscenici più grandi, come una seconda finale. Tutti nello sport conoscono questa sensazione. Bisogna convivere con le gioie e le amarezze. Per citare Nelson Mandela: “Non perdo mai. O vinco o imparo!. Quindi ci sono lezioni da imparare, modi per migliorare e modi per essere ancora più preparati per la prossima sfida che ci attende”.
CALENDARIO PIENO – “È importante che ci uniamo per ridurre leggermente il calendario calcistico. Giocare 60 partite all’anno è difficile. A mio avviso, il primo passo in Serie A dovrebbe essere quello di ridurre il numero di squadre da 20 a 18, come hanno fatto la Bundesliga (e la Ligue 1), e come sembrano essere considerati altri paesi. Ridurre la Serie A a 18 squadre e allineare meglio i calendari internazionali con la FIFA e le federazioni sarebbe un passo avanti”.
INZAGHI – “È un allenatore bravo. Trova le giuste motivazioni e non crea tensioni eccessive. La squadra gioca con uno stile di calcio moderno, cercando di segnare più gol piuttosto che limitarsi a difendersi: questo è un tipo di calcio che la gente apprezza e trova divertente”.
OAKTREE – “Abbiamo concordato con Oaktree, che ci ha prima di tutto garantito stabilità e sicurezza finanziaria, di creare un modello diverso e di implementarlo nella prossima stagione”.
MERCATO – “Gli investimenti saranno fatti su profili leggermente più giovani che rappresentano una vera risorsa, giocatori con potenziale che sono una risorsa per il presente e per il futuro”.
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