16 Dicembre 2021

Scambio de Jong-Sanchez: chi ci guadagnerebbe tra Inter e Barcellona

Rischi e benefici di un'idea nata dalla Spagna

Luuk de Jong, Getty Images

La notizia è la classica bomba di mercato prenatalizia, diffusa dalla Spagna nelle scorse ore e già rimbalzata in Italia e di cui resta da capire se si sgonfierà o se – al contrario – prenderà vigore: l’Inter e il Barcellona si sarebbero accordati per uno scambio di prestiti tra Luuk de Jong (il quale arriverebbe a Milano via Siviglia, club che ne detiene il cartellino) e Alexis Sanchez, che si trasferirebbe invece in Catalogna. Tutto fatto, tutto definito: o, almeno, così è secondo il quotidiano Sport, che spiega come manchi solo il via libera definitivo di Xavi – allenatore del Barcellona – e al cui lancio è seguito il consueto bailamme di conferme, smentite, voci e retroscena dai corridoi delle rispettive società.

Luuk de Jong, Getty Images

Questione di numeri

Resta da capire questo, appunto: quale sarà il seguito che avrà questa notizia. Nel frattempo, si può abbozzare un’analisi su chi ci perderà e chi ci guadagnerà da un’operazione di questo tipo. Anzitutto occorre inforcare gli occhiali per dare l’idea di quale sia l’apporto sin qui fatto registrare da Sanchez alla causa nerazzurra: all’Inter al 2019, il quasi 33enne ha disputato – in tutto – 31 partite da titolare in tutte le competizioni (84 presenze in totale), mettendo a segno complessivamente 13 gol e 19 assist. Luuk de Jong, invece, non pare essere mai entrato in sintonia con il mondo Barcellona: 8 presenze da titolare in campionato per lui, 3 in Champions League. L’olandese non gioca più una partita da titolare dallo scorso 24 ottobre e – Inter o non Inter – è verosimile che possa fare ritorno al Siviglia già nella sessione di trasferimenti invernale. Nel precedente biennio al Siviglia, il 31enne attaccante ha messo a segno 94 presenze in tutte le competizioni segnando 19 gol complessivi. Non molti, in verità.

Nodo stipendi

Si tratta, beninteso, di analisi fatte solo sulla carta: ma il calcio, molto spesso, si fa anche con i numeri e così si determinano anche le scelte aziendali e di calciomercato. Alcuni numeri interessanti, per dire, potrebbero riguardare il peso che ciascun giocatore comporta a bilancio: Sanchez all’Inter costa 7 milioni di euro solo considerando lo stipendio netto (quello lordo è di circa 10,5) e, nonostante un rendimento che – attesi i numeri fatti registrare e confrontati con le sue presenze da titolare – sembrerebbe essere più che accettabile, il peso del suo cartellino assume una certa consistenza nei ragionamenti che si fanno dalle parti di viale della Liberazione. Sono invece difformi e frammentarie le informazioni riguardanti il costo dello stipendio di de Jong: ma è in ogni caso verosimile che l’Inter stia facendo i suoi calcoli prima di addentrarsi in un affare per un giocatore che – così come il suo eventuale predecessore – rischierebbe di essere bloccato da Dzeko, Lautaro e Correa.

Tattica

Domanda: c’è in Luuk de Jong un quid tattico che potrebbe indurre Marotta e Ausilio a sacrificare il noto (cioè Sanchez, che, bene o male, per ora in rosa c’è e il suo lo fa) per l’ignoto (leggasi l’olandese)? Di Alexis Sanchez, ormai, sappiamo tutto: il dribbling, il numero, la capacità di saltare l’uomo e fornire assist. Sappiamo anche del fisico brevilineo (è alto appena 1,68 m), mentre de Jong ha certamente dalla sua i muscoli (86 kg) e i centimetri (1,88 m), doti che l’Inter ha peraltro già trovato in estate con Edin Dzeko. Come Sanchez, invece, de Jong pare avere problemi di continuità: al Siviglia ha giocato 69 partite di campionato, senza però mai rimanere in campo per tutti i 90 minuti per più di due gare consecutive. I pochi gol segnati negli ultimi anni – a differenza dei tempi dell’Ajax, altro calcio – sono un ulteriore punto a sfavore dell’olandese.

Exit poll

Manca da aggiungere che, come al solito, l’idea di mercato sta scatenando i dibattiti tra i tifosi: tanto in Spagna quanto in Italia. Secondo un sondaggio apparso sul sito del quotidiano Sport – lo stesso che per primo ha dato la notizia del possibile scambio – il 64% dei tifosi del Barcellona sarebbe contrario a un eventuale approdo di Sanchez con la maglia blaugrana, ciò che incontra il parere favorevole di appena il 36% dei tifosi. D’altra parte, in un sondaggio pubblicato sui canali di Passione Inter, il 55% dei nostri lettori non farebbe lo scambio Sanchez-de Jong, preferendo tenersi il cileno anziché cederlo per far posto all’olandese.

Chi ci guadagna?

Chi ci guadagna, allora, da uno scambio di questo tipo? Se l’Inter dovesse concludere lo scambio tra Sanchez e de Jong potrebbe avere l’occasione di liberarsi di uno stipendio pesante in cambio di un giocatore che tuttavia non si sa esattamente cosa potrà dare alla causa nerazzurra, e questo potrebbe essere un rischio soprattutto a metà campionato. Inzaghi ha sempre speso buone parole per il Nino, e pare difficile che voglia rinunciare – per i prossimi mesi – a una certezza tecnica quale è Sanchez, anche e soprattutto da subentrato. Certo, la variabile dei costi potrebbe cambiare le carte in tavola: se l’affare de Jong comportasse un ingente risparmio rispetto allo stipendio di Sanchez (e se i discorsi, soprattutto, dovessero trovare seguito), la società potrebbe chiedere al tecnico un ulteriore sforzo. Non sarebbe la prima volta, i casi Lukaku e Hakimi insegnano: ora, con le dovute proporzioni, la storia potrebbe ripetersi.

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