26 Giugno 2014

Ausilio: “M’Vila? Stiamo discutendo. Suarez e Jovetic impossibili. Il Blitz in Spagna…”

Ausilio mercato nerazzurro e non solo

A margine della conferenza tenutasi quest’oggi in occasione della presentazione dell’accordo con il Prato, Piero Ausilio ha parlato della scelta ricaduta sulla società toscana eplicandone i motivi: “Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l’ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C’è una cultura, c’è un’abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all’Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l’Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su”.

“Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l’ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C’è una cultura, c’è un’abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all’Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l’Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su”.
“Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l’ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C’è una cultura, c’è un’abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all’Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l’Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su”.
“Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l’ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C’è una cultura, c’è un’abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all’Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l’Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su”.
“Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l’ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C’è una cultura, c’è un’abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all’Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l’Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su”.

Il direttore tecnico nerazzurro ha anche parlato di mercato toccando vari punti e possibili diversi obiettivi nerazzurri. Ecco quanto riporta Inter.it

BLITZ IN SPAGNA PER SUAREZ – “Ho fatto un viaggio ma non per forza è da legare a quel tipo di squadra o a quel tipo di situazione. Avevo da incontrare delle persone, potevo farlo a Milano, abbiamo deciso di farlo in Spagna perchè era comodo a loro, non tanto a me (ride ndr). Mario Suarez? Non mi risulta che sia in vendita, parliamo del niente se non è in vendita. Ci poteva essere un interesse per il ruolo ma l’Atletico Madrid non mi risulta lo abbia mai messo in vendita. Questo risulta a me”.

SONG – “No, qualche vostro collega si arrabbia. Direi che non c’è nulla”

BEHRAMI – “E’ una cessione del Napoli non dell’Inter. Io posso parlare delle cessioni dell’Inter”.

M’VILA – “E’ un’opportunità, ne stiamo parlando col Rubin. Lui ha manifestato grande soddisfazione se ci fosse la possibilità di venire all’Inter. E’ un ragazzo che ha mostrato grandissima voglia e determinazione. Se ci saranno le condizioni economiche giuste con il cub, può essere un’opportunità”.

GIOCATORI AI MONDIALI – “Li guardiamo, è una manifestazione importante. I giocatori si conoscono, c’è qualche sorpresa magari da paesi che sono più difficili da seguire. Abbiamo gli osservatori che sono divisi per i vari gironi, tra qualche giorno magari tireremo le somme”.

BALOTELLI E L’ITALIA – “Hanno parlato tanti, ho una mia idea. Quando si fa bene o male la colpa è sempre da dividere tra tutti. Per il resto mi astengo. Parlerei di staff, giocatori e tutti. Nel bene, come quando abbiamo vinto, e nel male. Ma non è certo colpa di un giocatore”.

JOVETIC – “Non mi risulta che si possa aprire nulla. Il City lo ha comprato un anno fa, lo ha pagato tanto e non ha alcuna intenzione di venderlo”.