3 Febbraio 2021

Borja Valero: “Il bilancio all’Inter è stato positivo. Un grande orgoglio aver convinto Conte”

Il centrocampista spagnolo è tornato a Firenze la scorsa estate dopo tre stagioni a Milano

Borja Valero, Getty Images

Non sta andando probabilmente secondo le previsioni il ritorno alla Fiorentina di Borja Valero. Il centrocampista spagnolo, che la scorsa estate ha lasciato l’Inter a parametro zero per ritrovare maggiore spazio in maglia viola, ha fin qui collezionato appena 237 minuti nel campionato italiano. Il calciatore, però, nell’intervista rilasciata sulle pagine di FanPage si è detto comunque molto contento di essere tornato in una città che adora come Firenze, soprattutto per essersi lasciato alle spalle un bilancio super positivo nei tre anni trascorsi in maglia nerazzurra. Queste le sue parole:

Nel finale della scorsa stagione, Conte disse di lei: ‘Borja Valero è un esempio’. Qual è il suo bilancio sull’esperienza all’Inter?
“Il bilancio è assolutamente positivo. Dopo 5 anni a Firenze ho provato un’altra esperienza con un top club  e devo dire che sono molto soddisfatto per quello che ho fatto, soprattutto per quello che è successo all’inizio dello scorso anno. Ero quasi ai margini e poi sono stato impiegato in molte partite importanti. È stato un grande orgoglio per me e mi ha fatto capire, ancora una volta, che lavorando bene si ottiene tutto”.

‘C’era bisogno di un giocatore contagiato per fermare la Serie A’: ricordo bene le sue parole durante il lockdown. Ci furono molte polemiche prima di Juventus-Inter e poi da lì sono state prese decisioni diverse da quanto si era detto prima. Come ha vissuto quei momenti? 
“Era una situazione di incertezza per tutti, non sapevamo nulla di ciò che stesse accadendo intorno a noi e quali misure prendere per evitare problemi più gravi. Il dibattito prima della sospensione non è stato positivo né per noi né per chi segue il calcio. So bene che si tratta di un’industria importante ma in quel momento nessuno sapeva cosa stesse accadendo. Dopo sono stati studiati protocolli e delle regole ben precise ma all’inizio sembrava che noi calciatori vivessimo in un mondo parallelo, quasi non fossimo persone normali. A tratti sembrava un film di fantascienza”.

Come vede la lotta Scudetto: chi crede vincerà alla fine?
“Mai come quest’anno è davvero aperta e le squadre sono tutte vicine. Non è facile dire un nome perché manca un intero girone ma sarà una lotta dura fino alla fine”.

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