8 Ottobre 2020

CHE FINE HA FATTO? – Mauro Milanese, dalla Coppa UEFA con l’Inter al presente da dirigente

Il difensore italiano ha alzato la coppa intercontinentale nella primavera del 1998

Campioni, meteore, mancate promesse e tanto altro: la storia dell’Inter è ricca di profili che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato la propria impronta. Ogni squadra ha il suo Pelé brasiliano, ma non è escluso che possa avere anche il Pelé portoghese. La rubrica “Che fine ha fatto?” di Passioneinter.com rivela qual è stato il destino di chi è riuscito a lasciare la sua traccia e di chi invece è passato inosservato. Oggi è il turno di Mauro Milanese.

PRIMA DELL’INTER – Nato a Trieste nel settembre del 1971 e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Triestina, l’ex difensore italiano ha poi vestito le maglie di Monfalcone e Massese nelle serie inferiori per debuttare finalmente in maglia della squadra della sua città nel 1992 a 21 anni. L’esordio nella massima serie avverrà solamente nel 1994 con la maglia della Cremonese addosso. Da qui la sua carriera si colora di importanti successi a livello personale, arrivando ad indossare, tra le altre, anche le casacche di società storiche come Torino, Napoli e Parma.

L’ESPERIENZA NERAZZURRA – E’ proprio dai ducali che, nell’inverno del 1998, passa all’Inter: nel corso della sua prima metà di stagione in maglia meneghina totalizza 9 presenze ed un gol in campionato. Risulta inoltre vincitore della Coppa UEFA alzata a Parigi dall’Inter – che sconfisse la Lazio con un secco 3-0, trascinata da Zamorano, Javier Zanetti e Ronaldo – senza tuttavia scendere in campo per un solo minuto nel corso della competizione. Nel corso della stagione successiva il tabellino presenze si alza a 15 in totale, esordiendo altresì in Champions League all’età di 27 anni. Nonostante l’utilizzo più frequente, le prestazioni non convincono Massimo Moratti a puntare su di lui, cedendolo nel mercato estivo del 1999 al Perugia con un trasferimento a titolo definitivo.

DOPO L’INTER – E’ proprio a Perugia che Milanese riesce a scrivere la pagina più importante della sua carriera: milita nella formazione umbra per quattro stagioni, totalizzando più di 90 presenze con la maglia del club. Successivamente veste anche la maglia dell’Ancona – prima di tornare per una stagione a Perugia, Salernitana e Varese. Da ricordare anche l’esperienza in Inghilterra, dove vestì la maglia del Queens Park Rangers. Si ritira ufficialmente nel 2009.

DOPO IL RITIRO – Intrapresa la carriera da procuratore, nel 2011 dà l’addio a quel ruolo per diventare direttore sportivo del Varese, squadra nella quale militò anche nel corso della carriera da calciatore. Il matrimonio dura fino alla primavera del 2014, mentre nell’estate dello stesso anno firma per il Leyton Orient, dove per alcune settimane svolse anche il ruolo di allenatore della prima squadra. Dal 2016 è amministratore unico della Triestina, squadra della sua città, fallita qualche tempo prima.