25 Settembre 2012

Chievo-Inter: sarà il solito canovaccio?

Dopo una domenica caratterizzata da risultati imprevisti e dalla mini-fuga della Juventus, le sue papabili inseguitrici sono chiamate a confermare il loro presunto status. Nella giornata in cui i bianconeri sono impegnati sul difficile campo di Firenze e il Napoli dovrà vedersela al ‘San Paolo‘ con una Lazio arrabbiata, gli uomini di Stramaccioni giocheranno a Verona, su un campo da sempre ostico per qualsiasi squadra: e se da un lato il Chievo ha totalizzato solo 3 punti in quattro partite, dall’altro bisogna anche riconoscere che il calendario per i gialloblù è stato poco clemente, con la sfida casalinga a Hernanes e compagni seguita da quella a Torino contro la capolista. Ma Di Carlo, al di là dei risultati, può contare su una squadra piuttosto affidabile che, come vedremo, fa dell’organizzazione e delle ripartenze il suo credo calcistico.

CHIEVO COL 4-3-2-1 – Mimmo Di Carlo dovrebbe confermare la linea di difesa a quattro con cui il Chievo gioca da sempre: davanti a Sorrentino (ottima la sua prestazione a Torino) scenderanno in campo Jokic, Dainelli, Cesar e uno tra Frey e Sardo. Sicuro anche l’impiego di tre centrocampisti, ovvero Vacek, Luca Rigoni e Hetemaj, mentre lo schieramento offensivo desta qualche dubbio: il pensiero più logico è che il tecnico dei gialloblù voglia aspettare di capire come si schiererà la difesa nerazzurra (se con 3 o 4 uomini), per poi mandare in campo o una sola punta con due suggeritori (Thereau e M.Rigoni), oppure Pellissier e Di Michele con un trequartista alle loro spalle. Ma l’impressione è che la prima ipotesi sia la più plausibile, anche perché l’ex centrocampista del Novara viene da buonissime prestazioni e sarà difficile lasciarlo in panchina.

DIFESA A TRE – Per quanto riguarda l’Inter, dopo la sconfitta interna col Siena, non è difficilissimo e fuori luogo aspettarsi cambiamenti radicali nella formazione che scenderà in campo al ‘Bentegodi‘. A Torino, soprattutto nel primo tempo, si è assistito a un accorgimento tattico interessante, con Cambiasso centrale in mezzo a Ranocchia e Juan Jesus durante la fase d’impostazione. Stramaccioni, prima del Siena, aveva fatto intendere che prima o poi ci avrebbe riprovato e la partita di domani, soprattutto in vista delle tante difficoltà che deriveranno dalla chiusura del Chievo, potrebbe essere una buona occasione. Tanto più che al posto di Cambiasso potrebbe giocare il rientrante Chivu, un “centrale dai piedi buoni“, per dirla alla Strama-maniera; accanto al rumeno ci saranno proprio i due giovani centrali citati prima.

DUE PUNTE O NO? – A questo punto la domanda sorge spontanea: come si disporrà l’Inter davanti? La risposta non è facile e influenzerà senz’altro anche lo schieramento dei centrocampisti. Sneijder e Milito, con Palacio out, sono sicuri del posto: resterà da stabilire se Cassano sarà in campo o se si preferirà un equilibrio maggiore. In questo senso le parole del tecnico romano in conferenza stampa sono state indicative e sembra che la scelta ricadrà sull’esclusione di Fantantonio. Come all’Olimpico di Torino, dunque, Zanetti e Nagatomo sono pronti a presidiare le fasce di un centrocampo a cinque, con Guarin, Cambiasso e uno tra Gargano e Pereira centrali; in questo modo Sneijder agirebbe da rifinitore puro alle spalle del Principe.

CONTROPIEDI E TERZINI – Difficile dire ora se gli esperimenti previsti potranno avere effetti benefici, ma a Verona bisognerà stare ancora più attenti ai contropiedi: da anni i clivensi si reggono sulle scorribande del veloce Pellissier e dei centrocampisti, sempre lesti a ribaltare l’azione da difensiva a offensiva. Una cosa è certa: come abbiamo già scritto sabato, una eventuale difesa a tre allargherebbe il gioco sugli esterni e alzerebbe il baricentro, cosa che, contro una squadra che mirerà a difendersi, potrebbe fare la differenza. Il presupposto di tutto sarà comunque non sbilanciarsi troppo con entrambi i terzini contemporaneamente, così da rimanere coperti con almeno quattro uomini anche quando si attacca. Starà poi a Sneijder, Milito e soprattutto agli inserimenti dei centrocampisti provare a scardinare una difesa storicamente solida. Appuntamento domani alle 20.45 al ‘Bentegodi’!