Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Napoli, in casa Inter è tempo di primi bilanci. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, le certezze sono due: Conte ha migliorato l’Inter ma avrebbe anche potuto dare qualcosa di più.
Ha rigenerato Candreva, fatto crescere Bastoni, valorizzato De Vrij, rieducato Lukaku e, per ultimo, è riuscito a valorizzare anche Eriksen. Ingeneroso però sarebbe dimenticare il lavoro di Spalletti.
Conte ha trovato un’Inter già capace di palleggiare e pressare alto, anzi, prima lo faceva anche di più. Possesso: Inter 2018-19: 58,7%; Inter 2019-20: 52,3%. Palloni recuperati nella metà campo offensiva: Inter 2018-19: 423; Inter 2019-20: 355. Ma spesso si trattava di un possesso sterile, Conte ha migliorato l’organizzazione, ha reso le linee di gioco più sicure e aggressive.
L’Inter ora tira di più, segna di più e arriva di più in area. La prestazione del San Paolo è un buon certificato di avanzamento lavori ma si poteva fare anche meglio di così anche in virtù anche di un mercato imperfetto: all’appello mancano un altro attaccante di ruolo e due centrocampisti.
Ora serve finire in bellezza. La crescita di questa Inter passerà anche attraverso i risultati che saprà ottenere nell’ultimo tratto di campionato e nell’Europa League. E anche il giudizio sulla prima Inter di Antonio Conte, che, al momento, è sospeso.
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