19 Marzo 2020

D’Ambrosio: “Zanetti il mio idolo, con la Lazio la partita più bella. Handanovic tra i più forti in Europa”

Il difensore napoletano nella diretta Facebook del club

In quarantena presso la sua abitazione a Milano insieme a tutta la famiglia, Danilo D’Ambrosio sta rispettando come tutti i compagni l’isolamento dovuto al coronavirus. Per ingannare il tempo e far sentire la propria vicinanza a tutti i tifosi dell’Inter, nel pomeriggio il difensore nerazzurro ha partecipato ad una diretta sulla pagina Facebook del club rispondendo alle domande di tutti i tifosi, più una a sorpresa formulata dal compagno Milan Skriniar. Ecco tutte le risposte:

Perché il numero 33?
“Il mio preferito era il 3, ma è stato ritirato in memoria del grande Facchetti, così ho scelto di aggiungere un altro 3”.

Chi è il tuo idolo?
“Per passione e modo di giocare è sicuramente Zanetti”.

Che emozioni provi quando entri a San Siro?
“Negli ultimi anni si è creato un clima dove molta gente si è affezionata alla squadra, ogni volta è un’emozione unica”.

Se dovessi creare una squadra di calcio a 5, chi sceglieresti?
“In porta Handanovic che è tra i più forti in Europa. In difesa Cannavaro, tra i miei giocatori preferiti e Zanetti. Centrocampo Pirlo e Iniesta. In avanti Ronaldo il Fenomeno”.

Com’è nato un amore così grande da mio figlio per l’Inter
“Devo ringraziare mia moglie, ha trasmesso questa passione ai miei figli. Mio figlio conosce davvero ogni calciatore, è impressionante. Anche i numeri di maglia, veramente un genio”.

Quante volte al mese vai dal parrucchiere.
“Ci andrei diverse volte, ma posso andarci circa due volte al mese”.

La partita più emozionante?
“All’Olimpico contro la Lazio, quando abbiamo vinto 2-3 conquistando la Champions

Com’è vivere lontano da casa da napoletano?
“Essendo napoletano a me piace il mare, ma Milano offre davvero tutto, a me e alla mia famiglia”. 

Com’è il tuo rapporto con Oriali?
“E’ la persona che serviva all’Inter, c’è un rapporto diretto. L’ho sempre stimato e ho avuto l’onore di lavorarci prima in Nazionale. L’Inter è stata molto brava a richiamare una persona così”.

Sei felice che tuo figlio abbia questa passione per l’Inter?
“Sono contento, spero insieme ai miei compagni di farlo soffrire il meno possibile”.

Cosa hai pensato dopo il salvataggio scorso anno in Inter-Empoli?
“Il tragitto che ha fatto la palla sulla traversa è stato per me infinito. Speravo che Caputo invece di calciare la mettesse in mezzo. Quando ho visto che ha passato la palla in mezzo, ho cercato di allontanarla. La fortuna è stata mia complice”.

Il tuo piatto milanese preferito?
“Mi piace molto il risotto, lo mangio molto volentieri”.

C’è una frase che ti ripeti nello spogliatoio?
“Più che una frase, mi ripeto sempre di dare il massimo e di uscire dal campo senza alcun rimpianto”.

Quanto ti piace giocare con me? (Domanda di Skriniar)
“Devo dire che mi piace molto giocare con te, in campo soprattutto ma anche fuori. Ti reputo un grande professionista ed un grandissimo campione”.

Hai intenzione di diventare allenatore dopo il ritiro?
“Al momento non è nei miei piani. Sto cercando di aprire un’attività, i miei genitori hanno una pizzeria da oltre 30 anni”.

Sui calci d’angolo sai sempre dove piazzarti, è istinto?
“Più che istinto penso che è determinazione, cerco sempre di tracciare una linea precisa”.

Il giocatore preferito di mio figlio, te escluso?
“Un po’ tutti. Ama molto Lautaro, Lukaku e Gagliardini che pronuncia senza g e chiama zio”.

Il giocatore più forte contro cui hai giocato?
“Sicuramente Ronaldo e Messi”.

Il compagno più forte con cui ti sei allenato?
“Zanetti, nonostante l’abbia incontrato ad un’età per lui avanzata, negli allenamenti dava tutto”.

Posizione in cui ti trovi a tuo agio?
“Con mister Conte mi colpisce la facilità nel seguire i suoi consigli. Oggi faccio il quinto o il terzo centrale e non c’è mai differenza, cambia solo il modo di interpretare il ruolo”.

A chi ti ispiri?
“Mi ispiro a Zambrotta, per alcune caratteristiche. E poi a un grandissimo difensore napoletano, Fabio Cannavaro”.

Quale gol indimenticabile con l’Inter?
“Quello con la Lazio, ha dato il via alla rimonta per la vittoria finale”.

A quale maglia sono più legato?
“A tutte, questa è una di quelle”.

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