14 Dicembre 2013

FOCUS – Destini incrociati

Napoli-Inter di domenica sera oltre a essere il match ?di cartello? della sedicesima giornata di campionato, oltre a rappresentare un crocevia importante per capire dove e come possano arrivare le attuali terza e quarta forza della Serie A, ha dalla sua l’interesse che sempre suscitano gli incroci tra presente e passato, vecchie conoscenze e nuovi avversari.

I grandi ?ex? sul terreno di gioco non mancheranno, anche se saranno limitati ai soli nomi di Pandev da una parte e Campagnaro dall’altra, il primo eroe del triplete nerazzurro, il secondo già diventato la nuova colonna difensiva dell’Inter, oltre a quel Rolando che in comune tra le esperienze al Napoli e quella all’Inter ha più che altro il tempo, non breve, passato in panchina.

La sfida a distanza più intrigante è però senza dubbio quella tra i due allenatori, Mazzarri e Benitez, due che il calcio lo intendono in maniera molto diversa, due che hanno tra loro molti punti di divergenza, ma anche diversi di contatto.

Lo spagnolo è uno che ama plasmare le proprie squadre secondo canoni volti principalmente all’offensivismo, che ama affidarsi nel suo modulo tipo, il 4-2-3-1, alla spinta data addirittura da tre attaccanti più un centrocampista offensivo contemporaneamente sul campo; il livornese, soprattutto nella stagione in corso, un po’ per necessità, un po’ per scelta, schiera la propria squadra con un 3-5-1-1 che prevede prevalentemente l’utilizzo di una sola punta, che nella fattispecie trattasi quasi esclusivamente di Palacio, che una prima punta ?tipica nemmeno è, preferendo lavorare sugli inserimenti dei centrocampisti e dei difensori in fase di finalizzazione.

I numeri, tutto sommato danno ragione a entrambi, avendo Inter e Napoli rispettivamente il migliore e il secondo miglior attacco della Serie A, dimostrando che nel calcio di dogmi, soprattutto tattici, non ne esistono. Inoltre Benitez ama far giocare le proprie squadre prediligendo il possesso palla, mentre Mazzarri preferisce affidarsi spesso al gioco più classicamente di scuola italiana, basato sull’attesa e sul contropiede.

I due condottieri hanno però, come accennato, anche qualcosa che li unisce, a iniziare dalla loro fedeltà quasi mistica al loro modulo preferito, caratteristica che contraddistingue il gioco di tutte le squadre da loro allenate e chissà, forse lo rende in parte anche prevedibile. Facendo riferimento invece alla stagione in corso, Mazzarri e Benitez hanno in comune il fatto di aver sì trovato la strada giusta per far andare a segno i propri uomini in campo, ma al contempo non sembrano ancora aver trovato il giusto equilibrio che permetta alle proprie compagini di evitare di incassare qualche gol di troppo dagli avversari.

Messa così, la sfida di domani sera pare garantire quasi certamente molto spettacolo e, forse, anche parecchi gol. Guardando un po’ più a fondo, invece, la sfida tra Napoli ed Inter rappresenta allo stato attuale delle cose un piccolo e già molto teso spareggio per l’ultimo posto Champions disponibile, obiettivo, quest?ultimo, che sta stretto soprattutto ai partenopei, mentre và forse oltre le aspettative di buona parte del popolo nerazzurro. Forse è anche per questo che il destino dei due tecnici, alla vigilia di questa importante sfida, pare essere mosso da fili molto diversi: Benitez, dopo l’amaro addio alla Champions, e il prematuro allontanamento dalla Juventus capolista, sa che è già fortemente sotto esame; Mazzarri, dal canto suo, sa di aver fin qui ottenuto il massimo dai propri uomini, e addirittura si permette una tirata d?orecchie alla società sulla questione mercato, perché in fondo, se a gennaio non arrivano un paio di pedine “giuste”, raggiungere quel posto sul podio potrebbe diventare probabilmente impossibile.

Entrambe le compagini, tra mille differenze, si ritroveranno una di fronte all’altra domani sera con la consapevolezza che in fin dei conti è proprio quell’unica cosa che hanno in comune che le caratterizza più di ogni altra, vale a dire il fatto di essere ancora incomplete, ancora non in grado di combattere per grandi obiettivi. Destini incrociati, quelli di Inter e Napoli, di Mazzarri e Benitez, destini che hanno ad oggi un leggero gusto d?amaro e che proprio la sfida di domani sera potrebbe iniziare per l’una o per l’altra squadra a rendere più dolce.