9 Dicembre 2022

Inter, bond a rischio declassamento: tutta colpa di DigitalBits

Ecco a cosa può andare incontro il club nerazzurro nelle prossime settimane

Steven Zhang (@Getty Images)

Il rating del bond emesso dall’Inter lo scorso gennaio 2022 è a rischio declassamento. A riportarlo è la nota agenzia ‘Bloomberg’, la quale ha riportato gli ultimi dati diffusi da ‘Standard and Poor’s Global Ratings’ collocando il bond di Inter Media and Communication S.p.A su CreditWatch in negativo. Come spiegato dal noto portale statunitense, il rischio declassamento del bond è stato causato da “mancati pagamenti da parte del suo sponsor di maglia Zytara Labs LLC (DigitalBits) a causa della recente flessione nel settore delle criptovalute”.

Ad ogni modo tanto dipenderà dai futuri movimenti dell’Inter sul mercato delle partnership: qualora non riuscisse a rimpiazzare DigitalBits come main sponsor entro le prime settimane del 2023, a quel punto quello che ad oggi viene definito solamente come un ‘rischio’ declassamento per il club nerazzurro potrebbe diventare realtà. In questo momento il rating del bond dell’Inter appartiene alla categoria ‘B’, la quale corrisponde ad un giudizio di bond ‘altamente speculativo’.

Steven Zhang (@Getty Images)

L’OPINIONE DI PASSIONE INTER

Secondo quanto appreso da Passione Inter, un eventuale futuro declassamento potrebbe comportare un aumento degli interessi sul bond emesso dall’Inter lo scorso gennaio con scadenza nel 2027. Si tratta di una percentuale non troppo elevata che andrebbe ad incidere annualmente sui conti del club con cifre molto contenute. Allo stesso tempo, grazie al bond da 415 lanciato ad inizio anno, la società interista ha potuto rifinanziare i due precedenti bond con scadenza al prossimo 31 dicembre 2022; una scelta che – alla luce dei recenti risvolti – si è dimostrato molto lungimirante (o fortunata), considerando l’aumento generale dei tassi di interesse.

In conclusione, anche con un eventuale declassamento e conseguente aumento del tasso d’interesse, per l’Inter il rischio sarebbe ‘quasi contenuto’ rispetto ad altre realtà con tassi alle stelle.