27 Agosto 2021

Le avversarie dell’Inter in Champions: il Real con Mbappé? Tutto su Shakthar e Sheriff

Chi sono le prossime rivali dell'Inter in Champions? Due le conosciamo già ma sembra essere passata una vita da un anno fa

Toni Kroos (@Getty Images)

Sensazione di déjà vu per l’Inter che ritrova due avversarie su tre del girone Champions dell’anno scorso. La novità (benvenuta) è lo Sheriff: la favola, fin qui, di questa edizione della competizione più importante d’Europa. Seppur Real e Shakhtar siano ben note ai nerazzurri, questi due club sono cambiati molto: dal campo alla panchina. Ma l’incognita più grande – da cui dipenderà con ogni probabilità l’esito del girone – è l’arrivo di Kylian Mbappé in Spagna. Ed è proprio con il Real Madrid che inizieremo la nostra analisi delle rivali dell’Inter.

Carlo Ancelotti (@Getty Images)

L’ALLENATORE – Il grande ritorno di Carlo Ancelotti sulla panchina delle merengues è sicuramente uno dei punti di forza del Real. Dopo gli ultimi due anni di incertezza tra Lopetegui e un Zidane che non è più riuscito a ritrovare l’alchimia delle tre Champions di fila, i blancos hanno fortemente voluto l’ex allenatore dell’Everton che ha messo subito grande ordine nell’ambiente madridista in rivoluzione totale. Una persona molto vicina ad Ancelotti ha parlato così dell’umore del tecnico ai microfoni del The Athletic: “In questo momento, Carlo è uno degli uomini più felici del mondo”. L’ex Milan è riuscito a portare tanta positività nonostante le cessioni importanti, e dolorose, di alcuni elementi fondamentali della rosa.

Karim Benzema e David Alaba (@Getty Images)

LA SQUADRA – Tutto gira intorno al nome di Kylian Mbappé. Secondo il quotidiano spagnolo Marca, il francese sarebbe vicinissimo dal diventare un giocatore del Real Madrid: l’annuncio potrebbe addirittura arrivare oggi. Ma aldilà del campione classe 1998, la rosa di mister Ancelotti non è da sottovalutare. É vero, le cessioni di Varane (allo United) e di Ramos (al PSG) – la coppia difensiva su cui gli spagnoli hanno costruito i recenti successi – non possono passare inosservate. Il nuovo assetto del Real prevede un 4-3-3 con i centrali Nacho e Militao, sulla sinistra il neo acquisto David Alaba. Uno degli elementi più pericolosi del club spagnolo. La star della formazione blanca, oltre a Benzema, però potrebbe essere Vinicius. L’attaccante brasiliano si è reso protagonista nelle ultime uscite in campionato e sembra aver trovato la maturità giusta per mettersi sulle spalle il Real Madrid.

Roberto De Zerbi (@Getty Images)

L’ALLENATORE – Roberto De Zerbi è senza dubbio uno dei tecnici italiani più talentuosi della sua generazione. Genio e coraggioso nelle scelte in campo come quelle riguardanti la sua carriera. Dopo tre anni al Sassuolo, l’allenatore ha deciso di sedere – inaspettatamente – sulla panchina dello Shakhtar Donetsk. De Zerbi ha da subito preso il timone in mano, applicando le idee del suo calcio in una formazione talentuosa come quella del club ucraino.

Dodo (@Getty Images)

LA SQUADRA – Lo Shakhtar è riuscito ad eliminare nei preliminari di Champions League una formazione importante come il Monaco. Talentuosa, giovane e soprattutto brasiliana: la linea societaria è rimasta la stessa, ovvero quello di puntare sul binomio, insolito, tra ucraini e brasiliani. Il giocatore più importante è Tetê, esterno destro di 21 anni, su cui De Zerbi ha da subito puntato nel suo 4-2-3-1. A fare da punta in questo sistema c’è un altro elemento interessante di scuola Ajax: Lassina Traorè che in 8 partite stagionali ha già segnato 4 gol. E l’anno scorso aveva già punito l’Atalanta nei gironi. La squadra ucraina resta inferiore all’Inter ma l’anno scorso deve averci insegnato a sottovalutare un club dalla grande esperienza in Europa.

FC Sheriff (@Getty Images)

LA SOPRESA – Un po’ di meno di esperienza ce l’avrà invece lo Sheriff: la prima squadra moldava nella storia a disputare le fasi finali della Champions League. Il paradosso è però che il club non vuole rappresentare la Moldavia, bensì la Transnistria: una regione che si trova al confine tra Ucraina e Moldavia che agli inizi degli anni 90′ ha deciso di autoproclamatosi come stato. Oltre ai discorsi politici, si tratta di una vera e propria favola da raccontare, anche perché sulla squadra c’è poco da dire: il solo Dimarco vale quasi quanto l’intera rosa in termini di valore di mercato. La società però spicca per la sua organizzazione che, dopo aver vinto 19 degli ultimi 21 campionati moldavi, l’hanno portata a giocare sui palcoscenici più importanti d’Europa.

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