3 Dicembre 2020

GdS – Inter, Conte fa un passo indietro e torna al 3-5-2: cos’è cambiato nelle ultime uscite

Da quando ha rinunciato al trequartista, il gioco nerazzurro è sensibilmente migliorato

L’inserimento del trequartista nello scacchiere tattico dell’Inter, era stato pensato da Antonio Conte dopo la ripresa post-lockdown della scorsa estate per facilitare l’inserimento di Christian Eriksen. Una mossa alla quale aveva successivamente rinunciato nelle fasi finali di Europa League e che invece aveva riesumato in questo inizio di stagione. Al posto del danese, però, in un’insolita posizione dietro le punte aveva prima schierato Barella e solo ultimamente Arturo Vidal.

La musica in casa Inter è però cambiata giusto nelle ultime due uscite, in cui la squadra di Conte ha affrontato con successo prima Sassuolo e poi Borussia M’Gladbach. In entrambe le occasioni le formazione nerazzurra è scesa in campo col classico 3-5-2, con una sola variazione di interpreti visto che Vidal era stato utilizzato in campionato con Barella davanti alla difesa, mentre in Champions League – causa squalifica del cileno – è stato nuovamente impiegato Brozovic nella posizione più arretrata della mediana.

Marcelo Brozovic, Getty Images

Come sottolineato anche da La Gazzetta dello Sport, questo assetto tattico ha permesso innanzitutto al baricentro di abbassarsi dando maggiore sicurezza alla difesa, sfruttando allo stesso tempo maggiore imprevedibilità grazie alle ripartenze di esterni ed attaccanti, con l’accompagnamento dei due interni. Questo ha causato una riduzione del possesso di palla che è passato dal 61,5% di media al 44,4%, il vantaggio territoriale dal 59,5% al 45,6%, il baricentro medio – come si diceva – da 56,1 metri a 48,8, l’atteggiamento recupero palla da 42,1 metri a 34,5.

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