16 Settembre 2019

Inter-Slavia Praga, Conte: “Lukaku? Condizioni da valutare. In Italia siete fissati col modulo”. Handanovic: “Ci siamo rinforzati, ma dobbiamo dimostrarlo”

Il tecnico leccese ha presentato dinnanzi ai giornalisti l'esordio stagionale in Champions League

Dopo i 3 punti conquistati a San Siro nel match della terza giornata di Serie A contro l’Udinese, l’Inter di Antonio Conte torna immediatamente in campo per il primo turno di Champions League contro lo Slavia Praga. Domani alle 18.55, al Meazza sarà fondamentale centrare la vittoria per la formazione nerazzurra, in virtù di un girone di ferro completato da Barcellona e Borussia Dortmund che si affronteranno alle 21.00 in casa dei tedeschi. Per questo motivo, questo pomeriggio alle 15.30, Antonio Conte – accompagnato dal capitano nerazzurro Samir Handanovic – ha risposto presso la sala stampa del Centro Sportivo Suning alle domande dei giornalisti.

Tutte le parole del tecnico interista, raccolte nella cronaca testuale in diretta di Passioneinter.com.

QUI CONTE

ESORDIO IN CHAMPIONS – “Iniziamo il nostro percorso in Champions League dopo 3 partite di campionato e sarà importante partire con il piede giusto. Affronteremo una squadra che ha fatto bene lo scorso anno e sta facendo bene quest’anno. Dovremo fare grande attenzione, stiamo parlando di una squadra fisica e con buona tecnica. Hanno anche una buona mentalità, sono abituati a vincere e cercano di avere questa mentalità in ogni partita. Dobbiamo avere grande rispetto, ma al tempo stesso giocare la nostra partita con le nostre conoscenze. Non c’è stato molto tempo per preparare la partita, se ci sarà da battagliare lo faremo”.

LUKAKU – “Sicuramente c’è un allenamento da fare, quindi ci sono 24 ore per fare tutte le valutazioni e vedere dal punto di vista fisico le sue condizioni. Se gioca è perché sta bene, altrimenti gioca qualcun altro”.

MODULI – “Moduli? Qui in Italia siete fissati. Il problema non è il sistema, è come lo fai. Che calcio proponi, che tipo di intensità ci metti. Son tutte ca**ate, quando dite che non si vince a 3. Dobbiamo andare al passo con i tempi, il calcio si evolve, non cambia se giochi a 3 o 4. L’importante è la preparazione, con quanti calciatori attacchi. Però è bello, son tornato in Italia e mi aspettavo questa domanda. In Inghilterra non frega a nessuno se giochi a 3 o 4, vogliono divertirsi e vedere intensità”.

CALENDARIO FITTO – “Sicuramente è inevitabile che quando inizi un nuovo percorso, più tempo hai a disposizione tra una partita e un’altra, di più entri nella testa dei giocatori. Al tempo stesso la Champions rappresenta un grandissimo stimolo, per me, per i calciatori, per il club e per i nostri tifosi. Dovessi pensare alla costruzione in maniera egoistica, direi che più tempo hai per allenarti e più semplice è”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Io tecnico di campionato e non di Champions? Si vive di luoghi comuni, ho giocato 3 Champions League con la Juventus, dopo aver vinto il campionato dopo due settimi posti. Al primo anno siamo usciti ai quarti, al secondo ai gironi arrivando in semifinale in Europa League. Poi un’altra volta al Chelsea, questa è solo la mia quarta partecipazione. Capisco che tutti pensano che dove tocco, vinco. Io ho sempre partecipato con creature appena nate, gli altri con creature solide. Questa è la mia risposta ai sapientoni”.

ENTUSIASMO NERAZZURRO – “E’ importante per noi continuare ad avere intorno questo entusiasmo, ma ribadisco che non dev’essere portato dal risultato, altrimenti sarebbe effimero, non reale. L’entusiasmo ai nostri tifosi lo dobbiamo portare per il nostro lavoro, per quello che stiamo facendo. Roma non fu costruita in un giorno. Noi stiamo lavorando bene, per questo ringrazio il club e i calciatori, per la loro grande disponibilità. Non mi piace che l’entusiasmo venga collegato ai risultati, dobbiamo entusiasmarci per il lavoro che stiamo facendo e per le basi che stiamo gettando. Mi auguro di poter sfruttare queste basi nei prossimi anni”.

AVVERSARI – “E’ una squadra molto fisica, hanno qualità e due esterni veloci, un sotto punta molto forte. Hanno solidità difensiva, in campionato hanno preso solo due gol e ne hanno presi 17. Bisognerà sudarcela, dobbiamo essere al 110% e sapere che non sarà una passeggiata. Dovremo fare la nostra partita con il nostro coraggio, supportati dai nostri 65mila tifosi, che fino ad ora ci hanno spinto tanto sia a San Siro che fuori casa”.

OBIETTIVI – “Non possiamo porci obiettivi in Champions e campionato, solo strada facendo vedremo il nostro livello e quale obiettivo potremo avere. Non poniamoci limiti, il limite crea subito degli alibi. Cerchiamo di dare il massimo, di essere al 100% e dare tutto durante la partita. Poi vedremo cosa accadrà nel tempo, che tipo di situazioni potremo ambire. Oggi è da folli pensare ad obiettivo minimo e massimo. Oggi sappiamo di dover pedalare tanto”.

CRESCITA INTER – “Bisogna avere stabilità, senza discontinuità. Dobbiamo diventare stabili, solo dando continuità puoi ambire a giocarti qualcosa di importante. Se fai come le montagne russe, vivi giornate belle dove ti senti più forte, ma ne vivi altri dove ti senti più scarso. Noi ai nostri tifosi dobbiamo dare l’idea di stabilità, solo così diventiamo pericolosi agli occhi degli altri”.

SLAVIA PRAGA – “Penso che lo Slavia Praga ha mostrato nella scorsa stagione di essere molto forte”.

BIRAGHI – “Sinceramente ho detto che non era ottimale la sua condizione quando è arrivato, adesso ha raggiunto dei buoni livelli dal punto di vista fisico. Mi preoccupa più che altro dal punto di vista tattico, ci vuole tempo per entrare nei meccanismi. Solo con allenamento si entra nei meccanismi. E’ importante avere tutti i calciatori dentro un’idea, come un ingranaggio. Vogli avere rischi zero, ci sarà comunque da prendersi rischi perché alcuni sono arrivati da poco ed altri sono stati infortunati. Ho massima fiducia nei calciatori della rosa, e so che questa fiducia verrà ripagata”.

QUI HANDANOVIC

CONTE – “Conte? Penso che voi già lo conoscete. Non è giusto parlarne in sua presenza, sapete già tutto. Emozione in Champions? Certo, sentire la musica della Champions è un’emozione unica. Se non mi emozionassi per questi eventi, non giocherei più”.

ROSA – “Questa la squadra più forte degli ultimi anni? L’Inter si è rinforzata negli ultimi tre anni. Ci siamo ancora rinforzati, dobbiamo solo lavorare. Non guardo se siamo l’Inter più forte sulla carta, lo dobbiamo dimostrare in campo. I conti li faremo alla fine e vedremo dove saremo”.

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