Inter-Urawa, Chivu: “Nuovo modulo? Ecco perché non possiamo
Le parole del tecnico in conferenza stampa

A poche ore da Inter-Urawa Red Diamonds, seconda sfida del Mondiale per Club dei nerazzurri, Cristian Chivu è tornato a parlare per presentare una gara delicata per la qualificazione alla fase diretta. Il tecnico ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
Inter-Urawa Red Diamonds, la conferenza stampa di Cristian Chivu
Di seguito le parole in conferenza stampa di Cristian Chivu, che ha risposto alle domande dei giornalisti in vista di Inter-Urawa Red Diamonds:
URAWA RED DIAMONDS – “Prima di analizzare la partita di domani dobbiamo sempre ricordarci che siamo a fine stagione, la squadra è reduce da più di nove mesi di battaglie. Dobbiamo trovare le energie giuste per affrontare un match del genere, contro un avversario che ha grande pulizia a livello di tecnica, è ordinata tatticamente, ha all’interno elementi europei e sudamericani. Insomma, sarà una partita difficile, come tutte le altre”.
PIO ESPOSITO – “Pio lo conosco da quando aveva 13 anni e mezzo: siamo cresciuti insieme, ho avuto l’onore di allenarlo, è stato il capitano della Primavera con me. Nelle ultime due stagioni in B ha fatto un’esperienza che l’ha fatto crescere dal punto di vista fisico e l’ha fatto maturare umanamente e sportivamente. Con noi ha fatto due sessioni di allenamento, avremo la possibilità di vederlo in campo, o dall’inizio o a partita in corso”.
INSIDIE – “La seconda partita del girone, anche alla luce dei primi risultati, è fondamentale per il passaggio del turno. L’Urawa? Mi piace il calcio giapponese, trovo molto ordine e disciplina, tatticamente gli Urawa sono precisi e tecnicamente puliti. Gustafson mi piace, è un giocatore di buone qualità fisiche e tecniche”.
MONTERREY – “Abbiamo sicuramente avuto orgoglio, mostrato una bella reazione. Nella manovra siamo stati un pizzico lenti, mi piacerebbe un miglioramento sotto questo punto di vista e anche un maggior cinismo sottoporta”.
MODULO – “Cambio di modulo? Non siamo in un ritiro estivo, non possiamo togliere certezze a una squadra che sa come stare in campo, che è in campo da mesi e mesi, che ha fatto tanto e che ha tanti giocatori evoluti. Poi dipende sempre come considerate la questione: come contate i centrocampisti, quelli che si inseriscono…”.
NAGATOMO – “Yuto è un mio amico, intanto mi legano a lui molti ricordi positivi. Sono contento che giochi ancora, mi fa piacere quando so di lui, ne ho parlato spesso anche a Parma con Zion Suzuki”.
DA LOS ANGELES A SEATTLE – “A Los Angeles si stava bene, ci siamo allenati bene al campus di UCLA. Qui abbiamo fatto il primo allenamento in una struttura molto bella. Vero, fa più freddo, ma per noi non fa troppa differenza, siamo qui per giocare. Di sicuro un grande grazie va all’organizzazione e chi ci ha messo a disposizione strutture così belle”.
INTER DEL FUTURO – “Cosa vorrei dalla mia Inter in futuro? Tutti vorrebbero una squadra dominante, che tiri fuori al massimo le qualità tecniche, la voglia di avere sempre il controllo del gioco, che detti i tempi e abbia sempre soluzioni. Questo è il sogno di tutti gli allenatori. Vogliamo farlo anche noi, ci servirà del tempo e adesso non ce n’è molto ma ci proveremo fin dalla partita di domani”.
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