5 Giugno 2021

Conte: “Sono un vincente, ho riportato l’Inter al vertice. Scudetto? Il derby momento decisivo. Sul futuro…”

L'intervista completa di Antonio Conte ai microfoni di Dazn

Dopo le anticipazioni e le pillole dei giorni scorsi, Dazn ha pubblicato l’intera chiacchierata che si è tenuta tra Antonio Conte e Diletta Leotta dopo la vittoria del 19esimo scudetto nerazzurro e prima dell’addio del tecnico salentino all’Inter.

– ESPERIENZA A MILANO:Molto bene, anche se avrei voluto viverla di più perché a causa del Covid siamo dovuti rimanere tanto tempo a casa. Ma Milano è una bellissima città. Mi sono milanesizzato con le mie origini pugliesi: uno può andare da qualsiasi parte, ma le origini te le porti sempre dietro e sei orgoglioso”.

– LO SCUDETTO: “Quando ho firmato per l’Inter ci siamo posti come obiettivo quello di un progetto triennale per riportarla ad avere ambizione, a tornare a giocare per obiettivi importanti. Il fatto di esserci riuscito al secondo anno è stata una grande cosa”.

– IL MOMENTO DECISIVO DELLA STAGIONE: “Per il campionato il momento decisivo per me è stato quando abbiamo sorpassato il Milan. In quel momento devi reggere la pressione, poteva esserci un po’ di ansia da primo posto in classifica. Invece noi abbiamo accelerato. E credo quello sia stato il momento decisivo perché da lì in poi, chi era dietro ha faticato perché vedeva che chi stava davanti continuava a vincere. E se tu vinci porti gli altri ad uno stato di quasi depressione: ti ammazza psicologicamente e noi siamo stati bravi a fare questo”.

– SOGNO CHAMPIONS: “Vincerla è il mio obiettivo, spero di conquistarla quanto prima”.

– CONTE E IL SONNO: Faccio fatica a dormire perché quando sei allenatore sei responsabile di un gruppo di non solo calciatori. E quando lo sei vai a dormire con i pensieri. Scacciarli e riuscire ad addormentarti non è semplice: mi è capitato che nel pensare al dopo la vittoria mi sono rovinato il momento in cui devi gustarti i sacrifici fatti. Quando vinci sai che c’è stato un percorso e devi festeggiare: il festeggiamento ti deve rimanere dentro e devi portartelo perché sai che i sacrifici portano a momenti di gioia totale e serenità”.

IL RAPPORTO CON I GIOCATORI DELL’INTER: “Meglio una brutta verità che una bella bugia. Su una brutta verità, anche se al momento chi lavora con te ci può rimanere male, poi alla fine apprezza e portano ad un ragionamento, una riflessione e forse un miglioramento. Per tantissimi è stata la prima vittoria in carriera. Ma, come dico sempre, poi quando inizi a vincere, la vittoria ti deve entrare nel cervello. Deve essere tua, sai che per vincere devi esasperare alcune situazioni, i ragazzi sono stati bravi. Tutti quanti stanno iniziando un percorso, iniziano a essere vincenti. Non solo hanno vinto il campionato italiano, hanno vinto un campionato dopo che 9 anni c’era stata solamente una storia. Il fatto che ci siano riusciti loro a fare questa impresa, gli va dato grande merito”.

– PERCHE’ SCEGLIERE CONTE:Perché sono un vincente, una garanzia dal punto di vista lavorativo e umano. Fossi io a capo dell’azienda, mi affiderei l’incarico. Pregio? Do tutto me stesso, non mi risparmio e posso valorizzare l’azienda. Difetto? Non penso di avere difetti da questo punto di vista, chi dà sempre il massimo per il posto in cui si lavora non può avere grandissimi difetti. Devi avere la giusta presunzione, arroganza, però deve essere sempre figlia del tuo lavoro, impegno, onestà. Forse sono troppo onesto, ma non è un difetto”.

– FUTURO: “Mi piacerebbe fare esperienze all’estero, in America me la farei volentieri. Miami, Los Angeles, abbinerei l’aspetto calcistico alla vita in un posto bello, col mare”.

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