26 Luglio 2014

Juan Jesus a La Gazzetta dello Sport: “Possiamo arrivare in fondo sia in campionato che in Europa. E su Vidic e M’Vila vi dico…”

Intervista Juan Jesus: tutte le sensazioni di questo precampionato In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Juan Jesus racconta le sensazioni di questo precampionato. Dall’infortunio ai nuovi acquisti, passando per l’assetto difensivo e l’addio degli argentini, con ancora tanto altro. Ecco le parole del brasiliano. Si comincia con il recupero dopo l’infortunio: “Ho recuperato nei tempi prestabiliti, anche perché non ho fatto vacanze per presentarmi al meglio“. 

Si passa al rapporto con il gol: “In campionato mi ero fermato a quella traversa di Bologna che ci avrebbe dato due punti in più. I miei compagni di reparto sono molto alti e forti di testa, quindi spesso mister Mazzarri mi chiede di non salire sui calci piazzati per poter sfruttare la mia velocità su un?eventuale ripartenza avversaria. Da me vuole concentrazione e difesa, non le reti“.

Un parere sui nuovi acquisti: “Dodò lo conosco bene, perché abbiamo anche giocato insieme nell’Under 19 brasiliana nell’anno 2009. Ha tecnica, salta l’uomo e spinge molto. Per quanto riguarda M’Vila, posso dirvi che è una belva, ho visto alcune sue partite quando era in Francia. Ha fisico e tecnica e può essere un grande aiuto in una zona fondamentale. Se rinunci a un bel po’ di soldi come ha fatto lui vuol dire che hai motivazioni mostruose. Su Vidic poco da dire: per lui parla la carriera in cui ha vinto tutto. Serio, umile, professionale, è un onore allenarmi con lui. Condividiamo anche la stanza e comunichiamo in un misto tra inglese e italiano, ma alla playstation vinco sempre io e lo faccio arrabbiare!“. 

Sull’assetto difensivo: “Ha ragione Nemanja quando dice che cambia poco tra la difesa a tre e quella a quattro, anche se giocando con il secondo modulo dietro rischi spesso il due contro due o l’uno contro uno, mentre a tre hai copertura. Lui però capisce tutto al volo. A tre credo possa anche scambiarsi tranquillamente posizione con Ranocchia. La difesa a quattro può darci un uomo in più davanti, con la possibilità di fare più possesso palla a centrocampo“. 

Si passa poi ai suoi margini di miglioramento: “Posso crescere in tutto: dalla concentrazione alla tecnica, soprattutto con il piede destro. Voglio lavorare duro per arrivare al pieno della maturità. Sui 26 anni, da top player. Terzino? Ho giocato in quella posizione in Brasile, anche se ero più bloccato e saliva di più il terzino destro. Certo avrebbe poco senso farmi fare l’esterno di spinta alla Jonathan o D?Ambrosio in un 3-5-2“.

Un parere sul brasiliano Dodò: “Concorrenza con lui? Con lo spirito di gruppo resta un aspetto fondamentale in una squadra che vuole vincere tutto“.

Obiettivi: “Con una rosa forte possiamo arrivare in fondo sia in campionato che in Europa League“.

Un parere sugli Argentini: “Senza di loro avremo maggiori responsabilità. Avendo vinto tutto, prima la pressione era sempre su Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti, mentre ora tocca a noi giovani aprire un nuovo ciclo. E dobbiamo farlo in fretta perché l’Inter non può più stare fuori dalla Champions League“. 

Sulla possibilità di essere il leader di questa squadra: “Sono stato capitano in tutte le selezioni giovanili. Sono pronto, ho le spalle larghe“.

Sulla fisicità dell’Inter: “Metteremo più pressione agli avversari e saremo più pericolosi sulle palle inattive. Non vogliamo ripetere gli stessi pareggi dell’anno scorso. 15 sono tanti e con essi i 30 punti persi! Assurdo. Dobbiamo rimanere più concentrati sino all’ultimo secondo. A volte abbiamo faticato a gestire la partita, ma in questa stagione dobbiamo dare la vita. Ogni match sarà una guerra. Impensabile stare ancora fuori dalla Champions”.

Un parere sull’addio di Conte: “Il suo addio può ridurre il gap perché il mister era il loro ‘cuore’ e ‘cervello‘, martellava la squadra ogni secondo. Qualcosa perdono di sicuro, può essere un vantaggio“.

Cosa ne pensa della Roma: “Iturbe per la Roma è un grande acquisto, ma noi non dovremo avere paura di nulla. Bisogna andare sempre in campo con più rabbia degli altri“.

Chiosa finale sullo scudetto: “Ora è presto, ma se andremo sempre in campo con la giusta rabbia faremo tre punti in ogni gara“.