16 Febbraio 2020

Lazio-Inter, oggi sfida Scudetto, ieri patria di Campioni: da Veron a de Vrij, da Stankovic a Crespo, quanta classe nella top 11 dei doppi ex!

Dall’attuale pilastro difensivo de Vrij al tridente d’attacco Crespo-Vieri-Pandev, numerosi i giocatori di spessore transitati sia a Roma che a Milano

Attacco

Un tridente di qualità, talento ma anche sacrifico. Caratteristiche ben presenti nelle carriere già finite di Vieri e Crespo e di un Pandev ancora in attività al Genoa. Tre punte di spessore che, nei rispettivi compiti, hanno contributo a scrivere pagine di storia nerazzurra.

Vieri figura tra le file della Lazio nella stagione ‘98-’99, poi con l’Inter dal ‘99 al 2005. A Roma giocherà solo 28 partite segnando 14 gol, ma per distacco il nerazzurro è il colore maggiormente indossato dal bomber per eccellenza. 190 presenze e un sontuoso record personale di 122 reti messe a segno lo elevano di diritto nell’Olimpo del Meazza interista. In termini di trofei vince, però, una sola Coppa Italia, oltre alla Supercoppa italiana e alla Coppa delle Coppe con la Lazio.

Argentini di livello all’Inter sono ormai una consuetudine e anche Crespo ha contribuito a creare questo legame forte e indissolubile. Alla Lazio resta solo due stagioni, dove gioca 73 partite e segna 48 gol. Più marcato, appunto, il suo contributo all’Inter. La punta sudamericana è passato in nerazzurro proprio dai biancocelesti per 36 milioni di euro. Iniziata nel 2003, la sua esperienza interista fu interrotta dal passaggio al Chelsea nel medesimo anno. Ritorna dalle parti di Appiano Gentile in prestito biennale dai Blues nel 2006 e fino al 2009 ha dato prova del suo talento. 116 presenze, 45 gol all’attivo e tre campionati vinti parlano da soli. Spazio, nella doppia bacheca per Inter e Lazio, anche a tre Supercoppe italiane (2-1 a favore dei milanesi).

Dulcis in fundo un lavoratore instancabile del Triplete. Goran Pandev, di certo non l’attore protagonista della storica stagione, ma pur sempre un valido giocatore, decisivo in alcuni frangenti. Il macedone viene scoperto proprio dall’Inter che lo mette sotto contratto nel 2001. Più Primavera che altro, riesce ad affermarsi in Serie A con la Lazio dal 2004 al 2009. 192 partite, 64 gol, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana dopo, lo richiama nel gennaio 2010 l’Inter, dove resta fino al 2011. 69 partite e 8 reti sempre al servizio della squadra più, ovviamente, la valanga di trofei dell’atto finale dell’ulttimo ciclo vincente interista.

La formazione completa (4-3-3): Peruzzi; Candreva, Mihajlovic, de Vrij, Cesar; Simeone, Stankovic, Veron; Pandev, Vieri, Crespo.

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Una partita dalle mille sfumature, precedenti degni di nota e ricorsi storici da almanacco del calcio. Lazio-Inter non è mai stata una sfida come tutte le altre. Quest’anno la posta in palio è altissima: lo scudetto e la possibilità di continuare a battagliare concretamente per il primo posto.

Ogni buona partita di cartello che si rispetti deve avere alle spalle anche una serie di doppi ex giocatori da capogiro. È una sorta di regola non scritta che spesso, però, si ripete come fosse una certezza. Anche Lazio-Inter permette di schierare una formazione di tutto rispetto, con calciatori che hanno segnato un’epoca co

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