7 Maggio 2021

Matthaus: “In questa Inter rivedo quella del Trap”. Poi parla del ritorno di Mou

L'ex giocatore nerazzurro parla del paragone fra le due formazioni

Lothar Matthäus, Getty Images

Nelle ultime settimane si è parlato molto del paragone fra l’Inter campione d’Italia con Antonio Conte e quella che nel 1988/1989 raggiuse lo stesso traguardo con Giovanni Trapattoni. Di questo ha parlato sulle colonne de La Stampa Lothar Matthaus, uno dei protagonisti della formazione nerazzurra di allora.

Queste le sue parole: “È un grande complimento per noi. In effetti vedo qualche analogia. Anche allora l’Inter si completò con alcuni acquisti azzeccati, come il mio, quelli di Brehme, Berti, Bianchi e Diaz. Vale lo stesso per Hakimi che si è aggiunto a Lukaku e Barella, arrivati un anno prima. Anche questa squadra ha un’ottima coppia d’attacco: Lukaku e Martinez. Come la nostra con Serena e Diaz. Conte è bravo a entrare in sintonia con i giocatori, proprio come Trapattoni. Sono contento che sia stata l’Inter a interrompere il ciclo vincente di nove anni della Juventus“.

Esultanza Inter, Getty Images

L’ex calciatore parla anche del ritorno di Mourinho in Italia: “Lo apprezzo, anche se negli ultimi anni non ha più lo stesso influsso sui giocatori. Questa è la sua ultima occasione per mostrare che è ancora un grande come prima. Gli auguro il meglio perché mi piace come persona e le sue dichiarazioni sono sempre divertenti. Resta un grande protagonista del calcio mondiale“.

Sulla SuperLega e la mancata partecipazione del Bayern Monaco: “Ha fatto benissimo. Il calcio non è solo denaro. È passione, sentimento, emozione. Non può essere ridotto al business. Non si può fare a meno dei campionati nazionali, seguiti settimana dopo settimana dai tifosi. Se per continuare ad avere questo bisogna avere meno soldi, va bene avere meno soldi. Il calcio può cambiare, non
deve restare fermo. Ma non possiamo stravolgerlo. Noi siamo contenti della Bundesliga, anche se siamo meno ricchi
della Premier League. E anche voi dovreste essere contenti della Serie A. La lotta per andare in Champions è appassionante. Cinque squadre per tre posti: Atalanta, Napoli, Juventus, Lazio e Milan. Bayern, Borussia e Psg hanno detto no alla Super Lega per dire sì al calcio che amiamo”.

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