30 Marzo 2021

Materazzi: “Nuovo logo da gladiatori, l’importante è trasmettere la storia dell’Inter”

L'ex difensore nerazzurro è intervenuto in diretta su Instagram con il profilo del club interista

Nel giorno della presentazione del logo ufficiale dell’Inter, Marco Materazzi ha partecipato ad una diretta su Instagram con il profilo del club nerazzurro. Un’intervista andata in scena con GQItalia che ha intrattenuto i tifosi interisti per diversi minuti, con l’obiettivo di spiegare l’evoluzione e il significato del nuovo logo interista. Lo stesso ex difensore centrale, ad esempio, è rimasto colpito positivamente dalla nuova immagine del club, sottolineando che il nome e la storia della società non cambieranno, a prescindere dalla nuova immagine lanciata nel mondo. Ecco le parole di Materazzi:

NUOVO LOGO – “Fa un po’ da gladiatore, da noi interisti. Quando si va allo stadio da tifosi, entri un po’ in questa arena. Reputo San Siro lo stadio più bello del mondo, quando entri ti trasmette quella forza da gladiatore. Al di là del logo la cosa bella è tramandare la storia ai bambini. Dobbiamo essere bravi noi a raccontare alle nuove generazioni quello che è stata l’Inter. Il nome rimarrà lo stesso, il logo può cambiare”.

Materazzi Inter

Marco Materazzi, Getty Images

PRESSIONE DEI TIFOSI – “Bisogna fare un plauso ai giocatori di oggi, io senza i tifosi probabilmente avrei smesso. L’obiettivo era quello di dare gioie ai tifosi la domenica. Io ho giocato a porte chiuse un girone di Champions ed è veramente difficile concentrarsi ad alti livelli perché il pubblico fa la differenza. La pressione dei tifosi? Quando giochi in casa la sentono gli avversari. Cosa che avviene quando vai a giocare a Manchester, al Camp Nou… Uscire da questi stadi è difficile, quando giocavo a San Siro col Perugia mi veniva il fiatone solo a fare gli scalini che portano al campo. Poter dar gioia ai nostri tifosi è il bello di questo mestiere”.

PASSIONE INTER – “Prima di venire all’Inter simpatizzavo per le squadre che allenava mio padre, ma una volta arrivato all’Inter ci sono stati diversi segnali. Il mio esordio in Serie A è stato contro l’Inter, a gennaio quando dovetti scegliere tra 3-4 squadre scelsi l’Inter, l’anno dei 12 gol fu con l’Inter”.

VALORI NERAZZURRI – “Eravamo prima una famiglia e adesso siamo rimasti comunque una famiglia, ma più allargata. Penso che l’Inter resterà sempre la mia famiglia. Il papà degli interisti resterà Massimo Moratti, ma Steven è diventato subito interista, è venuto a vivere a Milano perché vuole vivere la città, cosa che non è successa con altri presidenti di altri club nel mondo. Questo è un segno di vicinanza, una cosa bella, nonostante il passaggio resta sempre il legame che fa da filo conduttore”.

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