7 Settembre 2020

Polverosi (CdS): “Conte avrà i giocatori che vuole, Pirlo è ancora all’inizio. Sì, l’Inter è al livello della Juventus”

In queste ore i nerazzurri ufficializzeranno il colpo Kolarov

La domanda viene riproposta – periodicamente – da circa un triennio, e qualcosa vorrà pur dire: non sarà, magari, stata posta sempre con la stessa intensità, forse non ci si è creduto sempre nello stesso modo. Ma qualcosa vorrà dire se da tre anni ci si chiede se l’Inter abbia raggiunto il livello della Juventus, o se abbia perlomeno colmato un divario prima ritenuto insormontabile: e ogni anno ci si crede un po’ di più, ogni anno l’Inter pare essere – sulla carta, almeno – un po’ più al livello della Juve, complice anche una Juve che – sempre sulla carta – sembra per la prima volta più vulnerabile, più umana. La domanda, dunque (eccoci qui), è: l’Inter è al livello della Juve? Il Corriere dello Sport in edicola questa mattina propende per un responso affermativo: “Se proprio interessa una risposta, in questo momento la nostra è sì”.

A scriverlo, oggi, è Alberto Polverosi in un editoriale apparso nelle pagine nerazzurre del quotidiano romano. Certo, dopodiché c’è la postilla, il pezzo va letto sino in fondo: “Solo a fine mercato potremo essere più precisi”, aggiunge l’articolista. Che, però, non si tira indietro, e analizza positivamente la situazione dei nerazzurri a partire dal mercato, ancora in evoluzione: “Conte ha avuto i giocatori che chiedeva, l’Inter ha dei giovani di ottimo livello, ha messo dentro uno dei primi tre esterni di fascia destra d’Europa come Hakimi e sta concludendo con Vidal, uno programmato e già pronto per la vittoria. Tutto questo in attesa di Kanté, il cui arrivo renderebbe l’Inter ancora più potente”. Senza dimenticare Kolarov. Ancora Polverosi: “Oggi (l’Inter, ndr) è una squadra completa, con le idee già assimilate, è un prodotto solo da rifinire, mentre la Juventus, con Pirlo, deve ancora iniziare la sua nuova strada”.

E’ ovvio che – sempre secondo l’articolo in oggetto – se l’Inter ha raggiunto il livello della Juventus, il merito non può che essere attribuito in larga parte ad Antonio Conte: “Se l’Inter è arrivata a questo punto lo deve anche a lui, oltre che a una società che gli ha messo a disposizione quel bendidio di giocatori e che ha ingoiato l’incudine dei suoi durissimi attacchi – continua Polverosi – Nel campionato scorso l’Inter è arrivata a un solo punto dalla Juventus più ingarbugliata e contraddittoria dei suoi ultimi nove anni. E’ arrivata pure in finale di Europa League dove, va ricordato, è retrocessa dalla Champions”.

Domanda: c’è qualcosa in cui l’Inter debba ancora migliorare? Anche qui, la risposta è affermativa: “Dovrà migliorare il gioco, perché l’Inter non ha quasi mai entusiasmato, dovranno migliorare anche i risultati nei momenti decisivi del campionato, i momenti che l’anno scorso sono coincisi con le sconfitte contro Juve e Lazio che hanno determinato la discesa nerazzurra prima della risalita finale”. Perché le grandi squadre – se vogliono essere tali – devono ‘tenere’ sino alla fine. E gli scontri diretti li vincono: pena il rischio di essere grandi, sì, ma di veder trionfare sempre qualcuno più grande di loro.

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