3 Novembre 2020

Rocchi spiega: “Dobbiamo uniformare la regola del “chiaro ed evidente errore”. Sulle spiegazioni al pubblico dico questo”

L'ex arbitro, chiamato in causa da Marotta e Rizzoli, torna a parlare

Gianluca Rocchi, Getty Images

Manco il tempo di lasciare il campo come uno dei migliori arbitri italiani e già il suo nome viene chiamato in causa. Gianluca Rocchi, sceso in campo con la divisa per l’ultima volta l’1 agosto, ha assunto ora il ruolo di consulente delle relazioni istituzionali. Ed è stato oggetto della discussione a distanza tra Beppe Marotta, ad sport dell’Inter, e Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Rocchi ha avuto modo di chiarire alcune cose: ecco le sue dichiarazioni.

Ruolo – “Essere l’ufficio reclami sarebbe triste. La mia idea è capire ad esempio su un episodio su cui la commissione ha deciso una linea di intervento se questa trova o meno riscontro nelle squadre. Quando un episodio lo spieghi per come è nato, per come lo hai vissuto e sofferto, con trasparenza, tutti ti accettano con più facilità. Se lo lasci nel dubbio chiunque può dire la sua e tutti possono avere ragione o torto. C’è ancora qualche carenza nella conoscenza del regolamento, ma mi hanno sorpreso la partecipazione e l’educazione di tutti: ho fatto incontri ininterrotti di diverse ore, significa che parli a persone che ti ascoltano. Mostro ai giocatori la stessa presentazione che ha fatto Rizzoli agli arbitri. Poi chiedo un’opinione su episodi in cui la vedono diversamente. E se percepisco che un episodio è valutato fondatamente in maniera diversa, nulla vieta che ne parli con Rizzoli e che si aggiusti il tiro”.

VAR – “Quando usarlo? La risposta sarebbe facilissima leggendo il protocollo: quando c’è un “chiaro ed evidente errore”. Ma in queste quattro parole c’è tutta la difficoltà che un VAR può trovare nel suggerire una review perché è talmente soggettivo il “chiaro ed evidente errore”… Certamente, e questo è ciò che deve fare una commissione e dobbiamo cercare di fare tutti insieme, più rendiamo chiara e semplice la casistica e più sarà facile per gli arbitri e gli stessi calciatori ritrovarsi al suo interno”.

Spiegare al pubblico – “Vorrei creare un appuntamento fisso, non so in che cadenza ancora. In Bundesliga usano Twitter: è un’idea positiva, per noi sarà fondamentale avere la sala VAR a Coverciano e mi auguro arrivi il prima possibile: sarà una location fondamentale dove lavorare tutti insieme e dove rispondere ai quesiti”.

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