9 Maggio 2020

Nuovo San Siro, passi avanti ma c’è il problema volumetrie: “Dettagli da limare”. Ecco quali sono le prossime tappe

Populous e Manica hanno rivisto i rispettivi progetti sullo stadio

Repubblica, nei giorni scorsi, aveva addirittura titolato: “San Siro, via al nuovo stadio”, ma la verità è che prima di piazzare i bulldozer per edificare il nuovo stadio bisognerà pazientare ancora un po’. Perché è vero che, nei giorni scorsi, qualche passo avanti è stato fatto: Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano il render dei due progetti per San Siro – Populous e Manica – rivisti nelle 16 richieste che Palazzo Marino aveva avanzato alle società. Ma è anche vero che, ancora, non è stato scelto il progetto definitivo – verrà deciso in estate – ed è vero, pure, che qualche motivo di scontro, soprattutto sui banchi dei consiglieri comunali della maggioranza, rimane.

Pierfancesco Maran, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, per dire, intervistato da Il Giorno, dopo aver parlato dei “notevoli passi avanti” per il nuovo San Siro, è poi passato ad analizzare le questioni ancora irrisolte: “Sicuramente c’è ancora da lavorare su alcuni aspetti, quello delle volumetrie su tutti – ha spiegato – I numeri presentati non vanno bene. L’indice edificatorio non è quello che ci attendiamo nel progetto di fattibilità”. L’indice di edificabilità – ovverosia l’indice dell’impatto umano su un certo territorio – è un vecchio pallino della questione del nuovo Meazza. Secondo il Comune, deve essere di 0,35 metri cubi su metro quadro. Secondo Inter e Milan – dopo aver previsto uno 0,63 nel progetto iniziale – ora l’indice si sarebbe addirittura alzato a 0,64. A questo vanno aggiunti i 15.000 metri quadri aggiuntivi che il nuovo progetto prevede rispetto ai 165.000 mq iniziali e ai 75 milioni di costi in più, stando a quanto scritto in questi giorni dall’autorevole sito calcioefinanza.it.

Quello che sembra, comunque, è che i residuali motivi di dibattito attorno ai progetti per il nuovo San Siro riguardino tecnicismi attorno ai quali ci si muoverà anche e soprattutto mediante trame di realpolitik. Dall’opposizione, Fabrizio De Pasquale, consigliere di Forza Italia, plaude agli ultimi sviluppi in tema stadio: “E’ positivo che le società vogliano proseguire nell’investimento – fa sapere – Il Comune deve agevolare investimenti privati per favorire la ripartenza”. E comunque la tabella di marcia pare chiara: entro il 2024 ci si attende lo stadio nuovo, ed entro i successivi 36-48 mesi la riqualificazione del Meazza. La strada, tutto sommato, è segnata. In Comune, intanto, si discute di zero-virgola.

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