19 Settembre 2020

Serie A, via libera ai tifosi negli stadi: fino al 7 ottobre, 1000 spettatori a partita

L'annuncio è stato fatto dal Ministro dello Sport Spadafora

Dopo l’apertura parziale concessa oggi in occasione dell’amichevole tra Inter e Pisa, arriva il via libera anche per il campionato di Serie A. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, infatti, sul proprio profilo Facebook, ha rilasciato una lunga nota in merito alla presenza di 1000 spettatori massimi per ogni gara del massimo campionato italiano, fino al prossimo 7 ottobre,

Ecco, dunque, la nota: “Ieri il Comitato Tecnico Scientifico, su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo DPCM, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la Serie B, C, e Lega Pro“.

Poi, prosegue: “Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti“.

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato così la decisione di Spadafora: “L’apertura degli stadi al pubblico è una bella notizia, ma mi lascia perplesso il fatto che il via libera sia arrivato solo per la Serie A e non per gli altri campionati professionistici. I protocolli di sicurezza sono gli stessi in tutte e tre le serie professionistiche, così come lo devono essere le regole per il distanziamento e quindi anche su questo tema ci deve essere lo stesso trattamento“.

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