Sucic rivela perché ha scelto l’Inter: “C’erano altri club”
Le parole del centrocampista nerazzurro

Non ha ancora trovato il suo esordio da titolare con l’Inter, ma Petar Sucic si è già mostrato ai tifosi in due spezzoni di gara al Mondiale per Club. In particolare, il gol del 2-1 contro gli Urawa Red Diamonds, nasce da una sua conclusione respinta.
C’è grande aspettativa attorno al centrocampista croato che si è raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Sucic ha raccontato le sue prime settimane nerazzurre e ha rivelato il motivo dietro il trasferimento all’Inter, nonostante l’interesse di altri club di Serie A.
Queste le sue parole:
INTER – “All’Inter si sta benissimo, il cambiamento di vita e di carriera è grande. ma l’ho voluto fortemente. Adesso mi trovo in un club semplicemente enorme e voglio godermi fino in fondo questa esperienza, crescere come calciatore e come uomo. E, ovviamente, vincere”.
PRIME IMPRESSIONI – “Cosa mi ha impressionato? Viene curato tutto in ogni singolo dettaglio, ma mi ha impressionato molto anche l’umanità delle persone. Sanno che vengo da un altro mondo e devo ambientarmi. All’inizio ero un po’ nervoso ed emozionato, mi chiedevo come fosse vivere l’Inter da dentro. Ma quando sono arrivato, ho visto compagni concentrati, ma che sanno anche rilassarsi e godersi il momento. Visti da fuori, in tv, pensi che campioni così siano macchine, invece l’atmosfera nello spogliatoio è positiva”.
DELUSIONE CHAMPIONS – “Io l’ho vista dal ritiro della nazionale, quella partita non riflette la realtà e il valore delle due squadre. È stata strana, non so cosa sia successo, ma ora è il passato, non penso siano rimaste tracce nello spogliatoio. Dobbiamo pensare al futuro, vogliamo giocarci al meglio le chance in questo torneo: può essere un po’ strano iniziare direttamente dal primo Mondiale della storia, ma per me è anche esaltante”.
CHIVU – “Ama ciò che fa e lo trasmette: si vede dalla precisione che usa in ogni singolo allenamento. Ho notato un’altra dote importante, la schiettezza: parla in maniera diretta, dice quello che pensa in faccia. Non fa giri di parole, va al punto. Al momento non mi ha chiesto niente di specifico, ma solo di creare sintonia con i compagni e di… capire. Capire come vuole giocare, capire come ci si allena, capire dove sono arrivato, insomma”.
INTERESSE DI ALTRI CLUB – “Mi volevano altre squadre italiane? Vero, ma non dirò quali. Poi il mio agente mi ha telefonato e mi ha detto: ‘Ti vuole anche l’Inter’. A quel punto è finito tutto perché gli ho risposto: ‘Voglio solo andare lì’. Questo club è speciale anche per tutti i croati che hanno vestito questa maglia: ho parlato con ognuno di loro, Brozovic, Perisic e anche Kovacic. Tutti mi hanno detto la stessa cosa: ‘Vai a Milano senza neanche pensarci’. Diciamo che ho seguito il loro consiglio…”.
SOMIGLIANZE – “Non mi piace parlare di me stesso o paragonarmi a qualcuno, perché poi la gente magari pensa: ‘Questo si crede Messi…’. Io non sono fatto così. Quando dicono che sono il nuovo Brozo, rispondo che voglio solo essere me stesso. La miglior versione di me stesso. Posso giocare come numero 6 o numero 8, mezzala come dite in Italia, ma posso anche stare nella posizione più centrale. Cerco di essere un giocatore moderno e duttile e per l’Inter faccio tutto ciò che serve, anche perché mi trovo dentro al miglior centrocampo del mondo. Da qualunque lato ti giri, c’è qualità”.
BANDIERE INTER – “Se devo collegarla a dei giocatori, il primo che mi viene in mente è Ronaldo il Fenomeno. E poi Stankovic, centrocampista difensivo incredibile, che è un modello proprio per il modo incui occupava la posizione. Tra gli altri centrocampisti, beh, dico anche Sneijder e Figo”.
PASSIONI – “Sarò un po’ noioso, ma fuori dal calcio…guardo il calcio. Se c’è una partita, di qualunque campionato, io sono alla tv. Sono pazzo per questo gioco, non dico che conosco tutti i giocatori, ma quasi… L’unica alternativa è il tennis, che amo molto”.
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