12 Maggio 2014

Walter Mazzarri e i tasselli da cui ripartire per la conquista dell’Europa che conta

Più volte quest’anno è capitato che Walter Mazzarri dichiarasse quanto questa stagione fosse importante per valutare chi, tra i giocatori a sua disposizione, potesse essere utile per la causa nerazzurro anche per l’immediato futuro. E le risposte ci sono state, chiare e indiscutibili, che non lasciano spazio al minimo dubbio.

Escludendo i giocatori arrivati a gennaio (D’Ambrosio ed Hernanes) e coloro che già in passato hanno dimostrato di essere da Inter (Palacio), i nerazzurri che hanno maggiormente convinto tifosi, tecnico e società sono Rolando, Kovacic ed Icardi. Il difensore portoghese, arrivato su precisa indicazione dell’allenatore ex Napoli, ha saputo guadagnarsi il posto da titolare, mostrando leadership, autorità e anche una certa eleganza. L’ex Porto è stato forse la maggiore sorpresa, visto che pochissime aspettative si riponevano in lui. Mauro Icardi ha iniziato alla grande la sua avventura nerazzurra, segnando il primo gol con la maglia interista alla Juventus. Poi, la pubalgia e una serie di problemi fisici l’hanno tenuto lontano dai campi per mesi. Non appena l’argentino è tornato ad allenarsi con una certa continuità, Mazzarri ha mostrato grande fiducia nelle sue doti: fiducia pienamente ripagata con 9 gol realizzati in 22 presenze. Per un giovane di anni ventuno sono numeri davvero importanti.

Nota a parte merita il numero 10 interista, Mateo Kovacic, classe pura che Mazzarri ha tentato, con successo, di mettere al servizio dell’intera squadra. Un problema muscolare durante il ritiro estivo ne hanno fermato la preparazione e l’integrazione negli schemi tattici dell’allenatore: motivi che sono alla base delle tante panchine collezionate quest’anno dal croato. Kovacic è riuscito a trovare continuità solo nell’ultima parte del campionato, mostrando netti miglioramenti tattici rispetto al passato, sia in fase difensiva che in quella offensiva. L’unico difetto che nessuno è ancora riuscito a correggere è lo scarso feeling col gol: in 44 presenze con la maglia nerazzurro la casella gol segnati indica ancora uno zero tondo tondo.

Rolando, Kovacic, Icardi: tre tasselli che insieme a chi già c’è (Hernanes, Palacio), a chi ci sarà (Vidic) e a chi arriverà (Evra? Torres? Ince?) dovrà permettere all’Inter di tornare a lottare ai vertici della classifica. Perché l’anno prossimo l’obiettivo che non si potrà fallire è piuttosto chiaro, e Mazzarri lo sa: Champions League.