11 Marzo 2015

FOCUS – Dalla Bundes all’Europa League, ecco il cammino stagionale del Wolfsburg

Alla vigilia del delicato incontro valevole per l’andata degli ottavi di Europa League, ripercorriamo la stagione del Wolfsburg, analizzando nel dettaglio il cammino dei Lupi in Bundesliga e nelle Coppe.

All’indomani del sorteggio di Nyon che aveva decretato l’unione dei destini di Inter e Wolfsburg, la nostra redazione aveva ben pensato di presentare in un focus la squadra tedesca, permettendo anche ai meno informati di venire a conoscenza delle enormi qualità dei biancoverdi, grazie alle quali tutti, da allora fino ad oggi, hanno potuto parlare di “peggior sorteggio possibile” per i nostri nerazzurri. Ma com’è stata finora la stagione dei Lupi? BUNDESLIGA – La differenza di classifica tra Inter e Wolfsburg dice molto. Certo, il match di ieri sera tra Real Madrid e Schalke 04 (terminato 4-3 per i tedeschi) è uno di quegli esempi che insegna a non seguire questo tipo di valutazioni, ma risulta difficile trascurare il secondo posto dei biancoverdi, distante ben 11 lunghezze dal gradino più alto del podio, occupato, manco a dirlo, dal Bayern. Difficile fare questo tipo di paragoni anche in virtù della crescita esponenziale a cui è soggetto il massimo campionato tedesco e la flessione che da qualche periodo vive la nostra amata Serie A. Tuttavia, andando a sviscerare qualche dato qua e là, emerge un dato molto importante che lascia trapelare le grandi potenzialità della squadra di Dieter Hecking (non che ci fosse bisogno di questo per dimostrarlo): la seconda posizione, ben consolidata con un vantaggio di addirittura 9 punti sul Monchengladbach, rappresenta in pieno la dimensione attuale del Wolfsburg, ossia quella di seconda potenza del calcio tedesco. I numeri dicono: 15 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, 53 gol fatti e 28 subiti che consegnano ai Lupi il titolo di secondo migliore attacco e seconda migliore difesa, ovviamente sempre alle spalle del colosso di Pep Guardiola. Il dato terrificante è che i tedeschi non hanno mai perso in casa quest’anno: dal 30 agosto ad oggi, nessuno è stato in grado di espugnare il fortino biancoverde, la Volkswagen Arena (10 vittorie e 2 pareggi). Non è tutto, le ultime quattro gare in casa (dal 20 dicembre) hanno rappresentato bottino pieno, e tra queste è doveroso sottolineare un mostruoso 4-1 ai danni del sopracitato Bayern. Ma, probabilmente, in casa Wolfsburg la sfida contro l’Inter si è iniziata a sentire al punto da portare Perisic & co. alla sconfitta di sabato contro l’Augsburg per 1-0, la quarta in assoluto e in trasferta, la terza per mano di squadre nella top 6 della Bundes (la prima era stata inflitta dal Bayern, la seconda dallo Schalke). Insomma, parliamo di una squadra che in casa è solita dominare gli avversari, segnare tanto (media di 2,25 gol a partita) e subire poco (8 reti) ma che lontano dalla mura amiche soffre anche squadre sulla carta inferiori, segnando lo stesso tanto (26 gol in 12 partite) ma prendendo quasi il triplo dei gol subiti in casa (20). EUROPA LEAGUE – Partiti direttamente dalla fase a gironi insieme ad Everton, Lilla e Krasnodar nel gruppo H, i tedeschi hanno totalizzato 10 punti su 18, chiudendo come seconda alle spalle degli inglesi, contro i quali hanno perso entrambe le volte, da sottolineare la seconda, però, che ha rappresentato la prima e finora unica sconfitta stagionale interna (0-2). Per il resto 3 vittorie (in casa e fuori con il Krasnodar e esterna con il Lilla) e 1 pareggio (interno con i francesi). Ai sedicesimi hanno eliminato lo Sporting Lisbona, battendolo 2-0 alla Volkswagen Arena e pareggiando 0-0 in Portogallo. Totale? 16 gol fatti (metà in casa e metà in trasferta) e 10 subiti (6 esterni e 4 interni) in 8 partite. Quindi, 2 gol segnati a partita e 1,25 incassato. DFB-POKAL – Anche se chiaramente di minore importanza, abbiamo considerato anche i numeri della Coppa di Germania, competizione in cui il Wolfsburg giocherà i quarti di finale contro il Friburgo il 7 aprile, dopo aver eliminato, rispettivamente, Darmstadt 98, Heidenheim e Leipzig. In ultima analisi, quello che si evince dopo tutte queste statistiche è che l’Inter domani non solo dovrà fare una grande, grandissima partita, ma soprattutto dovrà uscire indenne (vittoria a parte, l’ideale sarebbe pareggiare segnando) per poi giocarsi la qualificazione con la vicinanza del pubblico del Meazza, che potrebbe essere un ostacolo in più per i Lupi, visti il loro non eccellente ruolino di marcia e, soprattutto, la propulsione a subire gol lontano dalle mura amiche.