Zhang-Pimco in bilico, ma la colpa è tutta di Oaktree: le ultime
Il fondo americano starebbe rallentando i nerazzurri
Giungono conferme dopo le indiscrezioni di ieri sera circa il rallentamento tra Steven Zhang e Pimco verso l’ufficialità del nuovo finanziamento da 430 milioni di euro. Come ribadito questa mattina da La Gazzetta dello Sport, sono sopraggiunti nuovi problemi che rendono incerto il futuro di Suning come proprietario dell’Inter.
La notizia, riportata inizialmente da Bloomberg, parlava di un accordo a rischio tra Suning e Pimco. Questo perché, come spiegato da una fonte rimasta anonima, la trattativa si fonderebbe su “un prestito da 435 milioni in bond privati con scadenza nel 2026 e cedola fissata al 15%”. Condizioni decisamente diverse rispetto all’intesa triennale e non biennale con tassi d’interesse al 12% inizialmente raggiunta.
Ad ogni modo, a complicare il lavoro di Zhang, ci starebbe pensando soprattutto Oaktree. Il fondo americano a cui Suning dovrà restituire i circa 375 milioni di euro entro il prossimo 20 maggio, starebbe rallentando le operazioni giuridiche, non fornendo alcune informazioni chiave e ponendo delle difficoltà tecniche, burocratiche e legali per ostacolare l’operazione.
L’obiettivo della manovra di Oaktree, alla luce dei recenti risultati sportivi dell’Inter, è quello di rimanere legato al club nerazzurro. Ad ogni modo, secondo la rosea, tra Zhang e Pimco regge ancora l’accordo formale sul prestito da 430 milioni che era stato raggiunto nelle scorse settimane, ma senza l’annuncio ufficiale ogni sforzo fatto potrebbe essere vanificato.