22 Maggio 2020

Bergomi ricorda Simoni: “Un grande uomo che ha avuto meno di quanto meritasse all’Inter”

Lo Zio racconta il tecnico della Coppa Uefa 1998 scomparso oggi all'età di 81 anni

Nel giorno delle celebrazioni per il decennale del Triplete, il mondo interista piange la scomparsa di Gigi Simoni, l’allenatore gentiluomo che guidò i nerazzurri nella vittoria della Coppa Uefa 97/98. Beppe Bergomi, protagonista della sua Inter, ne parla in diretta su Sky.

ADDIO SIMONI – “Gigi era una grande persona, un grande uomo. Per me è stato importantissimo, mi ha dato l’opportunità di giocare un quarto Mondiale. Lui mi ha detto che per lui eravamo tutti uguali, l’età non contava. Mi ha permesso di giocare quel Mondiale. Appena ho saputo la notizia ho sentito tutti i miei compagni, quello era un gruppo vero rimasto nella mente dei tifosi dell’Inter. A quella squadra volevano tutti bene. Conoscevamo i nostri limiti, ma avevamo un giocatore straordinario come Ronaldo che non avevo mai visto così là davanti, però attorno la qualità c’era. Una buona squadra che forse meritava qualcosa in più. Sia Gigi per il secondo anno, che venne esonerato, ma poteva e doveva avere il diritto di giocare quel quarto di finale col Manchester, ma sono convinto che avremmo fatto una figura diversa perché il gruppo era con Gigi”.

RAPPORTO UMANO SIMONI-RONALDO“Ti racconto un aneddoto. Uno dei primi allenamenti, riunione in mezzo al campo. Simoni dice: siamo tutti uguali tranne lui. Dobbiamo permettergli di allenarsi all’80% perché lui quando va a casa tra sponsor e tutto è subissato. Noi l’avevamo capito, gli lasciavamo un po’ di libertà. Gigi nella gestione del gruppo è stato super coinvolgendo tutti e facendo sentire tutti importanti. Sapendo che il leader tecnico era Ronaldo”.

UOMO PERBENE“Quando è arrivato, Ciccio Colonnese mi dice: attenzione che è un sergente di ferro. Non farti ingannare dal suo modo di fare. Io questo suo lato non l’ho mai visto perché vincevamo quasi sempre, ma la gestione del gruppo è sempre stata fatta molto bene. Anche alcune scelte, alcune volte dolorose, sapeva scegliere molto bene. Simoni tante volte mi diceva: Beppe, marca Taribo West. Perché Taribo poteva annullare chiunque, ma anche fare l’errore clamorose. Lui prima delle partite ci leggeva un pezzo di Bibbia e poi fuori tutti”.

TRIPLETE“Questa è la storia dell’Inter. Magari cade, poi si rialza con risultati straordinari. Lo abbiamo visto con l’Inter dei record, poi quella di Simoni. I valori legano tutte le Inter. Anche quel gruppo del Triplete è ancora una famiglia, questo quando riesci a portarlo sul campo poi i risultati arrivano”.

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