6 Ottobre 2017

Attacco al potere: dopo Napoli e Juve c’è il vuoto. E l’Inter…

Il settore offensivo rappresenta l'elemento di discontinuità più evidente tra le prime due della classe e tutte le altre squadre della Serie A

Il distacco tra Napoli e Juventus, prime due della classe, e le altre compagini del campionato di Serie A, è oramai uno dei temi più caldi e analizzati: Una squadra vince lo scudetto da sei anni, l’altra è ancora a punteggio pieno e si sta mettendo in evidenza agli occhi dell’Europa calcistica con costanza e spettacolarità; dietro , invece, un gruppo ben nutrito di aspiranti grandi (tra cui le due milanesi e le due romane) che provano ad avvicinarsi alle due lepri, mostrando però un certo distacco strutturale, che si palesa sia nell’organizzazione difensiva ma soprattutto, stando ai dati analizzati, nell’incisività del settore offensivo:

GOL FATTI – Il dato dei gol fatti è il più evidente: Napoli e Juventus risultano essere i migliori due attacchi dopo le sette giornate di campionato, con gli uomini di Sarri capaci di andare in gol ben 25 volte (media 3,57 reti a partita) e quelli di Allegri 20 (media 2,85). Molto staccate Inter e Roma, appaiate a quota 14 (anche se i giallorossi hanno disputato una partita in meno) e il Milan di Montella, in rete soltanto 10 volte in campionato. Unica squadra che sembra tenere il passo è la Lazio di Simone Inzaghi che, trascinata anche da un Immobile in stato di grazia, è andata a segno 19 volte, a soltanto una lunghezza di distacco dalla Juve.

ATTACCO AL POTERE – Ma la singola analisi relativa al numeri dei gol realizzati non fotografa appieno la differenza qualiquantitativa del lavoro svolto dal settore offensivo; un altro aspetto importante su cui concentrarsi, infatti, potrebbe essere il numero di gol provenienti dagli attaccanti. Risulta essere questo il fattore determinante che crea il solco tra Napoli e Juve con le altre big di Serie A: delle 25 reti messe a segno dal Napoli ben 14 portano la firma degli attaccanti (7 Mertens, 4 Callejon, 2 Insigne e 1 Milik); ancora meglio ha fatto l’attacco juventino che, con 15 centri all’attivo (10 Dybala, 3 Mandzukic e 2 Higuain) rappresenta il 75% del fatturato realizzativo della squadra di Allegri. Alle spalle il vuoto: il Milan ancora fermo a 4 con le 2 reti di Cutrone e Kalinic, la Lazio si limita alle soli 9 marcature di Ciro Immobile mentre Inter e Roma completano il loro pareggio totale con 9 gol (6 Icardi e 3 Perisic per i nerazzurri, 7 Dzeko e 2 El Shaarawi per i giallorossi).

AUTOGOL – Inter, Milan e Lazio sono le uniche che non hanno ancora beneficiato di autogol, cosa accaduta invece una volta soltanto a Juve e Napoli e ben due volte alla Roma. Le due autoreti in favore dei giallorossi, inoltre, sono arrivate entrambe nella trasferta di Benevento.

PROIEZIONI – Ma che vette possono raggiungere gli uomini di Sarri e Allegri mantenendo queste stesse medie fino all’ultima giornata di campionato? Arrotondando per difetto gli azzurri potrebbero toccare quota 135 gol complessivi in campionato, i bianconeri invece 108, ma con 81 segnate dai propri attaccanti. Paulo Dybala, inoltre, mantenendo questa media arriverebbe a 54 reti in 38 giornate.

PERISIC – GOL. E I PRECEDENTI SONO ILLUSTRI