Cosa dobbiamo aspettarci dal prestito di Carboni al Genoa
E' iniziata la sua avventura in prestito
Il trasferimento di Valentin Carboni al Genoa è diventato realtà questa mattina in seguito all’annuncio ufficiale da parte dei due club. Il classe 2005 lascia l’Inter con la formula del prestito secco per tutta la durata della prossima stagione, segno del fatto che il club nerazzurro crede parecchio nelle sue qualità.
Nonostante il suo impatto sia stato positivo durante il Mondiale per Club con un gol all’attivo, al pari dunque di Pio Esposito, la gestione da parte dell’Inter nei suoi confronti è stata diversa rispetto a quella adottata per il centravanti italiano. Mentre l’ex Spezia farà parte da subito dell’organico di Chivu, l’argentino dovrà prima guadagnarsi il suo spazio in Liguria.
La scelta dell’Inter di non puntare già adesso su Valentin Carboni si spiega in realtà con almeno due motivi. La prima riguarda l’aspetto fisico: il fantasista è tornato a collezionare minuti negli Stati Uniti dopo otto mesi di stop per via dell’infortunio al crociato rimediato all’inizio del prestito al Marsiglia ed ha bisogno di ritrovare una brillantezza che ancora comprensibilmente non ha. Rimanendo all‘Inter, dunque, il rischio sarebbe stato quello di non trovare i minuti di cui adesso ha un vitale bisogno.
Un altro discorso è di natura tecnica. Chivu con ogni probabilità tenterà di andare oltre il 3-5-2, passando ad un sistema con tre attaccanti. Un modulo ideale per inserire Valentin Carboni come trequartista, un ruolo per lui assai congeniale. Questa stagione servirà dunque all’Inter per assimilare al meglio il nuovo sistema di gioco e poter inserire dalla prossima stagione un ragazzo dal grande talento in un contesto già acquisito.
Dal prestito di Valentin Carboni al Genoa, dunque, dovremo attenderci sostanzialmente quanto visto nella passata stagione da Pio Esposito allo Spezia. L’argentino dovrà mettere nelle gambe minuti importanti, ritrovare una condizione fisica perfetta e soprattutto fare in modo di diventare indispensabile per la squadra di Vieira. La personalità senz’altro non gli manca, come dimostrato anche durante la parentesi al Mondiale per Club. Servirà dunque tanto lavoro sul campo ed un ambiente sereno come quello genoano in cui poter far esplodere tutto il proprio potenziale.