6 Settembre 2025

Lautaro SVELA: “La verità della lite con Calhanoglu”

Le parole del capitano dell'Inter

Lautaro Martinez

Il capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, ha concesso un’intervista al quotidiano France Football durante la quale ha parlato di diversi temi fra cui la finale do Champions League persa col PSG, il Pallone d’Oro, la presunta lite con Calhanoglu e poi anche l’opinione generale che c’è sul valore del centravanti argentino, visto che si sente sottovalutato. Queste tutte le parole del numero 10 nerazzurro.

FINALE COL PSG “Abbiamo giocato due finali di Champions in tre anni. Abbiamo sempre fatto un ottimo percorso, ma ci è sempre mancato quel qualcosa in più nell’ultima partita. Quella col Psg mi è costata molto, ho fatto fatica ad accettarlo, eravamo preparati e fiduciosi. Niente è andato come sperato, il dolore è stato ancora più grande. Sono cicatrici che devono guarire. Ci siamo sentiti impotenti. Non siamo riusciti a mettere in pratica quello che avevamo preparato. E ci ha fatto arrabbiare. Era il loro giorno, hanno meritato. Ho fatto i complimenti ad Hakimi e Donnarumma”.

INZAGHI “Le voci sul suo addio non hanno influito in nessun modo, perché ognuno ha sempre una decisione. Ognuno è adatto a decidere cosa vuole, ma in quel momento il mister non ci ha mai informati di aver ricevuto un’offerta e che se ne sarebbe andato. Eravamo concentrati solo nei nostri obiettivi”.

LITE CON CALHANOGLU (QUI LE VECCHIE PAROLE) – “È stato un malinteso. Alcune cose non mi sono piaciute; le mie affermazioni erano generiche e non erano rivolte a lui. Da capitano, è quello che mi è venuto in mente in quel momento. Ad alcuni potrebbe piacere, ad altri no, ma poi ne abbiamo discusso con la squadra, l’allenatore e la dirigenza. E tutto va bene, tutto è stato chiarito. Siamo uniti. Anche Chivu ci sta aiutando molto. Faremo del nostro meglio per lui”.

PALLONE D’ORO “Se mi sento sottovalutato? A volte sì. Forse è una questione di immagine, di marketing, che non mi porta dove merito. Ma do sempre il massimo per i miei compagni di squadra, per la mia maglia. Questo è ciò che conta. Cerco di raggiungere i miei obiettivi per essere in pace con me stesso. A 28 anni, sono molto contento della mia carriera. Aspiro ad essere più riconosciuto. Ma soprattutto io vorrei essere riconosciuto come una persona buona, educata e che si è sempre comportata correttamente. Mi sento tra i primi cinque attaccanti. Non voglio fare nomi. Ognuno classifica i giocatori come vuole; ci sono alcuni attaccanti di altissimo livello. Ma quello che ho fatto negli ultimi anni mi permette di essere tra i primi cinque. Anche se non abbiamo vinto titoli ho fatto una grande stagione. Merito una buona posizione. L’anno scorso mi aspettavo di finire più in alto nel Pallone d’Oro (finì settimo, ndr). Rispetto la scelta dei giudici; mi hanno chiesto cosa pensassi e l’ho detto. Sono fatto così; non sono mai stato in mezzo alle cose”.

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Autore:
Federico De Milano

Federico De Milano, classe 1998, si è appassionato al calcio e si è avvicinato all'Inter grazie alle giocate di Adriano, suo primo idolo d'infanzia. Laureato in Comunicazione e iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2023, scrive su Passione Inter dal 2024 e segue con interesse la cronaca delle partite, delle competizioni nazionali e continentali; interessato anche al calciomercato.