26 Agosto 2022

Champions League, il Barcellona in 5 punti: l’analisi del girone dell’Inter

Vediamo quali sono i punti di forza della formazioni di Xavi

Lewandowski (@Getty Images)

Dopo avervi presentato il Bayern Monaco, in questo nuovo approfondimento andremo a scoprire il Barcellona, che insieme al Viktoria Plzen completa il girone C nel quale è stata sorteggiata l’Inter dalle urne di Istanbul per l’edizione 2022/23 della Champions League. Ecco a voi, il Barcellona di Xavi e Lewandowski in 5 punti.

ROSA RIVOLUZIONATA

Raphinha (@Getty Images)

Koundé, Raphinha, Lewandowski, Kessié e Christensen: con questi acquisti il Barcellona è stato tra i club che più hanno speso nell’ultima finestra di mercato. Bastano questi nomi per capire che la squadra di Xavi non sarà la stessa vista la scorsa stagione, ma nemmeno quella di due anni fa. I blaugrana si sono rinforzati e tornano a fare paura, non solo in Spagna ma anche in Europa. Con così tanti innesti nuovi – di cui 3/4 potenziali titolari – il rischio è di assimilare con un po’ di ritardo i meccanismi della squadra. Incontrare il Barcellona nelle prime due giornate di Champions potrebbe dare un leggerissimo vantaggio.

FATTORE XAVI

Xavi e Lewandowski (@Getty Images)

Al di là dei nomi che abbiamo ripassato, il vero top player di questa squadra potrebbe diventare l’allenatore. Dopo aver preso a stagione in corso un gruppo in crisi e fuori dall’Europa, Xavi ha portato il Barcellona al secondo posto in campionato e ad un passo dalla finale di Europa League. Il manifesto delle sue idee è stato appeso lo scorso 20 marzo al Santiago Bernabeu con uno 0-4 che ha ammutolito i tifosi del Real Madrid e incantato gli appassionati di questo sport. Un calcio fatto di pressing alto e tanta aggressività, rispettando la nobile arte del palleggio e della padronanza del gioco che viene inculcata in tutte le categorie della ‘cantera’.

MIGLIORI TALENTI D’EUROPA

Araujo, Ansu Fati e Pedri (@Getty Images)

A proposito di giovani, quelli del Barcellona possono essere considerati come i migliori d’Europa in circolazione. Iniziamo dalla difesa dove l’uruguagio Araujo (1999), prelevato dal Boston River nel 2018, ha già iniziato lo scorso anno a raccogliere la pesantissima eredità di Piqué. Rispetto allo spagnolo, ha un passo più rapido che gli permette di poter giocare anche da terzino destro. Centrale moderno, forte fisicamente e dotato di una grande vena realizzativa.

Passando al centrocampo c’è l’imbarazzo della scelta: è più forte Pedri (2002) o Gavi (2004)? Ad oggi con molta probabilità le giocate del primo sono ancora superiori, ma il secondo è già titolare sia del Barcellona che della Nazionale Spagnola ed ha una personalità fuori dal normale per uno della sua età. Insomma, due degni eredi di Xavi e Iniesta che possono finalmente dar vita ad un nuovo ciclo in mezzo al campo blaugrana.

Infine in attacco ecco Ansu Fati (2002). Molti lo definiscono come il 2002 più forte in Europa, anche se Pedri dopo l’ultima stagione gli ha forse rubato questo titolo. Se il numero dieci del Barcellona dovesse finalmente lasciarsi alle spalle gli infortuni degli ultimi due anni, potrebbe seriamente pensare di sedersi intorno al tavolo dei grandissimi in Europa, al fianco di altri fenomeni emersi negli ultimi anni come Mbappé e Vinicius Junior.

DIFESA RICOSTRUITA

Koundé (@Getty Images)

Quella che negli ultimi anni è stata considerata come una delle più grandi fragilità del Barcellona, potrebbe diventare come uno dei tanti punti di forza. L’acquisto di Koundé crea con Araujo una coppia di formidabile velocità e forma fisica, completata da Sergi Roberto e Jordi Alba sulle fasce. Oltre ai due titolari, inoltre, in panchina Xavi avrà a disposizione ottime alternative come l’eterno Piqué, Eric Garcia e soprattutto Christensen per favorire il turnover in un periodo estremamente compresso in termini di partite.

ROBERT LEWANDOWSKI

Lewandowski (@Getty Images)

Impossibile non dedicare un paragrafo al bomber dei bomber: Robert Lewandowski. Ha puntato i piedi tutta l’estate per lasciare il Bayern Monaco e trasferirsi a Barcellona. Il classico numero 9 nella squadra del ‘falso 9’ per eccellenza, anche se Xavi lo scorso anno ha dimostrato con Aubameyang di saper esaltare i suoi centravanti. Signore dell’area di rigore ma non solo, attaccante completo sotto ogni aspetto: tiro dalla distanza, tecnica, colpo di testa e coordinazione. Difficile trovare in Europa numero 9 più forte, o forse sì… perché ad oggi è secondo solamente al nuovo rivale in maglia ‘blanca’, colui che verrà eletto come prossimo Pallone d’Oro e a cui è già stato assegnato il premio come miglior calciatore dell’ultima Champions League: Karim ‘The Dream’ Benzema.