19 Marzo 2020

CHE FINE HA FATTO – Ronaldo, dal crac con il Lecce alla vita da imprenditore

80° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Ronaldo il Fenomeno, il fuoriclasse brasiliano arrivato dal Barcellona nell’estate del 1997 per 48 miliardi di lire, prezzo della sua clausola rescissoria.

L’impatto con l’ambiente nerazzurro è devastante: nel dicembre dello stesso anno vince il Pallone d’oro, e alla prima stagione segna 25 reti, facendo registrare così il record di reti segnate per un esordiente nel campionato nostrano, sfiorando la vittoria della classifica marcatori per 2 gol. Lo scudetto quell’anno va alla Juventus, ma Ronaldo trascina l’Inter alla vittoria della Coppa UEFA, con reti pesantissime come la doppietta in semifinale allo Spartak Mosca e un gol nella finale vinta 3-0 contro la Lazio. Nell’estate del 1999 all’Inter arriva anche Christian Vieri, e i tifosi nerazzurri pregustano una coppia da sogno assieme al fuoriclasse brasiliano. Purtroppo però nei successivi 3 anni a causa soprattutto dei problemi fisici di Ronaldo la coppia si vede solo per 14 volte. Il primo brutto infortunio per Ronaldo arriva nella gara contro il Lecce del 21 novembre 1999, dove si lesiona il tendine rotuleo del ginocchio destro. Ma è solo l’inizio: al suo ritorno in campo nella finale di Coppa Italia contro la Lazio, dopo soli 6 minuti dal suo ingresso in campo il ginocchio cede nuovamente, e questa volta il tendine si rompe completamente. Torna in campo nella seconda metà della stagione 2001/2002, in cui nelle poche partite giocate contribuisce comunque con 7 reti, ma nella mente dei tifosi è ancora oggi impressa la scena del Fenomeno in lacrime al termine di Lazio-Inter 4-2, in cui i nerazzurri all’ultima giornata regalano lo scudetto ai rivali di sempre della Juventus con un tonfo clamoroso. Al termine della stagione a causa di problemi con l’allenatore Hector Cuper, Ronaldo viene ceduto al Real Madrid per 45 miliardi di lire.

La stagione al Real Madrid non parte con il piede giusto a causa dell’ennesimo infortunio che ritarda il suo esordio con i Galacticos, il quale avviene il 6 ottobre 2002 contro l’Alaves, partita in cui si presenta alla grande ai suoi tifosi con una doppietta in 26 minuti. E’ decisivo anche nella finale di Coppa Intercontinentale contro l’Olimpia, dove segna il gol che porta in vantaggio la sua squadra (la gara termina 2-0). Sul finire del 2002 arriva per lui anche la gioia del secondo Pallone d’oro in carriera. Alla prima stagione con il Real Madrid vince subito la Liga, contribuendo con 23 reti e ottime prestazioni. La seconda stagione nel club madrileno è la migliore sul piano personale, anche se avara di successi per il club (solo la Supercoppa Spagnola ad inizio stagione contro il Maiorca, in cui segna un gol). Ronaldo infatti vince il premio Pichichi (miglior marcatore della Liga) con 24 reti in 23 presenze, ma il Real in campionato si piazza solo al secondo posto alle spalle del Barcellona, e il cammino in Champions League si interrompe prematuramente ai quarti di finali contro il Monaco. Nella stagione 2005/06 bussano alla porta di Ronaldo nuovamente i problemi fisici, che compromettono la sua stagione spingendo il tecnico Capello a chiedere alla società un nuovo acquisto in attacco l’estate successiva, venendo accontentato con il bomber olandese Van Nistelrooy. In quella stagione a causa di evidenti problemi di peso dell’attaccante brasiliano, avviene la rottura con il tecnico italiano, con conseguente cessione del calciatore a gennaio, in direzione Milan.

Come ampiamente pronosticabile, l’arrivo di Ronaldo sull’altra sponda del Naviglio non è stato ben accolto dai tifosi interisti, che hanno aspramente criticato il brasiliano, bombardandolo di fischi alla prima occasione possibile, durante il derby. Proprio in quel derby Ronaldo realizza il gol del vantaggio rossonero (l’Inter rimonta poi la partita vincendo 2-1), esultando addirittura in maniera polemica contro i suoi ex tifosi, e in quella stagione con 7 gol in 14 presenze aiuta il Milan a raggiungere il quarto posto valido per l’ingresso in Champions. La seconda stagione in rossonero è tempestata di infortuni, che gli fanno saltare quasi tutta la stagione, in cui racimola solo la miseria di 6 presenze e 2 reti. Come se non bastasse, durante il periodo di convalescenza viene sorpreso dalla polizia di Rio De Janeiro assieme a tre prostitute transessuali. Nell’estate del 2008 resta svincolato, e dopo 6 mesi in cui si allena nel centro sportivo del Flamengo per ritrovare la condizione fisica, accetta la corte del Corinthians. Con la maglia del club brasiliano Ronaldo resta per tre anni, in cui nonostante i soliti infortuni riesce a vincere un campionato Paulista e una Coppa del Brasile, prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo all’età di 35 anni.

Dopo il ritiro, l’ex attaccante della Seleçao si è gettato nel mondo dell’imprenditoria calcistica, avviando una società di sportmarketing assieme ad un socio. Nel 2018 ha acquistato anche il 51% delle quote del Valladolid, diventandone il principale azionista. Nel frattempo ha anche continuato ad impegnarsi nel sociale partecipando alle iniziative promosse dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, per sensibilizzare la popolazione sul tema della povertà.

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