Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Slavia Praga 3-0
Analizziamo la vittoria in Champions League
Un’altra vittoria, la quarta consecutiva, rilancia totalmente la stagione dell’Inter dopo un avvio titubante. A A San Siro, i nerazzurri vincono 3-0 contro lo Slavia Praga, in una partita dominata dall’inizio alla fine e si confermano a punteggio pieno nel girone dopo 2 giornate di Champions League.
Nel frattempo, ecco il nostro approfondimento con ‘Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Slavia Praga’ (QUI GLI HIGHLIGHTS DI INTER-SLAVIA PRAGA):
1) I numeri dell’Inter da dopo la sconfitta con la Juventus parlano chiaro: 4 vittorie consecutive, 2 su 2 in Champions League. Un percorso netto, che vede nella partita di ieri sera la sublimazione: 3 gol segnati, 3a partita senza subire gol e una condizione fisica che sembra in costante crescita. E anche il clima all’interno della squadra sembra essere in ascesa.
2) Alla vigilia della gara, si era parlato di uno Slavia Praga con spiccata menalità offensiva, ma a San Siro non si è visto niente di tutto ciò. A partire dall’abbotonatissimo 4-5-1 iniziale, anticamera di un atteggiamento difensivo spinto all’estremo. La famosa assenza del “calciatore che salta l’uomo” però non si è fatta sentire, con l’Inter che fatto prevalere la sua netta superiorità.
3) Thuram era stato il trascinatore dell’Inter a livello di gol in queste prime giornate, ma è evidente che Lautaro Martinez, da buon capitano, non vuole essere da meno. Dopo aver saltato la partita con l’Ajax e aver giocato poco contro il Sassuolo, è tornato alla grande: gol al Cagliari e doppietta allo Slavia Praga in pochi giorni.
4) Si sta parlando tanto della differenza tra le alternative in attacco negli scorsi anni e quelle di questa stagione. Anche ieri sera, infatti, Pio Esposito e Bonny sono entrati con l’atteggiamento e l’energia giusti. Rimangono dubbi, invece, a centrocampo: Diouf rimane in panchina, così come Frattesi, fin qui usato con il contagocce.
5) La serata di San Siro è stata speciale anche in virtù della delibera comunale arrivata poche ore prima. Il tema stadio, però, rimane vivo anche lato tifo: ieri c’erano 62mila spettatori presenti, ma a farsi sentire di più sono stati gli ospiti. Una questione da risolvere.