3 Novembre 2025
Cinque cose che abbiamo imparato da Verona-Inter 1-2
Il nostro approfondimento sulla vittoria al Bentegodi
Continua la particolare striscia di partite dell’Inter in questa stagione del tutto priva di pareggi. Anche ieri al Bentegodi quando tutto sembrava pronto per un 1-1, è arrivata una vittoria dei nerazzurri all’ultimo respiro con il Verona per l’1-2 finale. E così dopo tredici gare tra Serie A e Champions League sono arrivate soltanto vittorie o sconfitte.
Come di consueto qui su Passione Inter proviamo ad analizzare gli spunti più importanti delle partite della squadra di Chivu ed ecco elencate cinque cose che abbiamo imparato dalla sconfitta nerazzurra in Verona-Inter, gara della decima giornata del campionato di Serie A.
- Partita sempre strana alle 12:30 e più che una vittoria da “Pazza Inter”, è una vittoria un po’ da… Napoli. I tifosi nerazzurri non sono più abituati a queste vittorie nel finale, quando l’andamento della partita faceva intravedere la possibile beffa piuttosto che un successo. Certo, se partite così diventano la regola è un problema. Ma l’Inter di solito ottiene molto meno di quello che produce e meriterebbe, quindi una vittoria così di carattere e di… fortuna, serve tanto nell’arco di una stagione.
- A proposito di Verona: solo chi non guarda le partite poteva pensare che si sarebbe passeggiato. Il Verona è una squadra ben allenata, organizzata e con talento. Meritava di più con la Roma, ha fermato la Juve. Detto questo, i dati sono chiari: 75% di possesso palla Inter, 23 tiri a 7 e nel secondo tempo Sommer nemmeno si è visto più.
- Un’altra partita da MVP di Hakan Calhanoglu, dalla Juventus in poi è stato solo un crescendo per il turco. L’asse con Zielinski è qualità pura che serve troppo per il gioco che vuole fare Chivu e per partite di questo genere.
- In ombra l’attacco, dove ancora una volta sono mancati i rifornimenti e sia Lautaro che Bonny hanno inciso poco. Timido Luis Henrique a destra, Sucic rischia di macchiare la partita con un retropassaggio shock su Bisseck. Non sono stati eccellenti neanche Carlos Augusto e Sommer sul gol subito, purtroppo. Mercoledì dovrebbe rientrare Thuram, finalmente.
- Ormai è chiaro che gli anti-interisti diranno che Bisseck andava espulso e faranno girare gli screenshot. Non vanno commentati nemmeno, non sanno il regolamento. Giusto il giallo. Così come è giusto non dare rigore su Pio Esposito per quelli che sono gli standard da rigore. Certo, poi se vedi quello che hanno dato a Gimenez in Milan-Fiorentina ci si arrabbia, però…