1 Settembre 2025

6 cose che (forse) NON hai visto in Inter-Udinese

L'analisi su quanto visto in campo e non solo

Gol annullato a Federico Dimarco in Inter-Udinese

Dopo l’esordio da sogno contro il Torino, Cristian Chivu ha dovuto incassare la prima sconfitta in campionato da allenatore dell’Inter. A San Siro, infatti, i nerazzurri hanno perso contro l’Udinese nella 2a giornata di Serie A. Una brutta battuta d’arresto per i nerazzurri, che arriva prima della sosta per le nazionali, che verrà seguita dal big match contro la Juventus al rientro.

Per commentare questa sconfitta, torna la consueta e apprezzata rubrica più apprezzate di Passione Inter: ‘Cose che non hai visto in Inter-Udinese’. Vi riproponiamo di seguito la nostra analisi, arricchita dal contributo della nostrva inviata da stadio.

1) Inter-Udinese è stata la partita che ha segnato il ritorno di Hakan Calhanoglu in campo per la prima volta dalla finale di Champions League. Sono passati diversi mesi, ma il centrocampista turco ha mostrato la stessa versione grigia della notte di Monaco. Pochi palloni toccati rispetto ai suoi standard e una percentuale di passaggi riusciti scadente. Una prestazione deludente, che ha condizionato un po’ tutto il centrocampo nerazzurro.

2) Nel post-partita, Cristian Chivu ha espresso molti concetti in conferenza stampa, sottolineando come l’Inter sia “ancora un cantiere aperto”, come vadano trovate delle soluzioni veloci e, soprattutto, come servano nuove motivazioni da trovare. Cosa intendeva il tecnico nerazzurro? Non vanno fraintese le sue parole: il tecnico quasi sicuramente si stava riferendo molto più alla situazione specifica della gara con l’Udinese e non a un problema generale legato al gruppo Inter.

3) L’atmosfera di San Siro è stato uno dei temi già nella gara contro il Torino, ma la goleada dell’Inter ha un po’ attenuato la sensazione, alimentando il tifo spontaneo. Con la squadra in difficoltà contro l’Udinese, lo stadio ha restituito un clima pesante, senza un grande seguito ed entusiasmo da parte del pubblico. La spinta del tifo casalingo può essere spesso un fatto decisivo e questa situazione rischia di penalizzare i nerazzurri anche in altre gare.

4) Il rigore di Dumfries è evidente a termini di regolamento: troppo largo il braccio del difensore, per quanto il movimento non vada a cercare il pallone. L’errore vero dell’olandese, però, arriva prima, quando si stacca dalla marcatura di Bertola, atratto esclusivamente dal pallone. A quel punto, è in ritardo per recuperare sul giocatore dell’Udinese e si rende protagonsita di un intervento scomposto. Paradossalmente, a quel punto, sarebbe stato meglio evitare del tutto il contrasto.

5) Il fallo di mano di Dumfries è stato sanzionato solo dopo una revisione al VAR dell’arbitro Marchetti. Da questa stagione, la decisione presa viene comunicata dallo stesso direttore di gara a tutto il pubblico presente allo stadio. Così non è stato ieri, dal momento che c’è stato un problema tecnico nella sala VAR di Lissone. La questione si è risolta nel secondo tempo: infatti, l’annullamento per fuorigioco del gol di Dimarco è stato comunicato senza problemi.

6) L’Inter ha reagito bene in avvio di ripresa, ma poi la spinta si è un po’ affievolita con il passare dei minuti anche a causa di alcune scelte di Chivu. Il tecnico ha buttato in campo tutte e 4 le punte, ma l’effetto ottenuto non è stato quello desiderato: gli expected goals del secondo tempo sono stati inferiori (0.75) a quelli del primo (1.22).

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Autore:
Enrico Traini

Enrico Traini scrive su Passione Inter dal 2022. Laureato in Lettere Moderne e Semiotica, scrive di sport da quasi 10 anni, con diverse esperienze su varie testate online. Appassionato di calcio e dei suoi aspetti tattici, tifa Inter fin da piccolissimo, quando girava in casa con la maglia di Ronaldo Il Fenomeno.