1 Luglio 2025

6 cose che (forse) non hai visto in Inter-Fluminense

Le curiosità emerse dall'ultima gara al Mondiale per Club

L’Inter esce agli ottavi del Mondiale per Club perdendo 2-0 contro la Fluminense. I nerazzurri vanno subito in svantaggio e, tra molte difficoltà, non riescono a rimettere in piedi la gara, nonostante le tante occasioni nel secondo tempo.

Di seguito come sempre vi proponiamo alcune osservazioni e curiosità che potrebbero esservi sfuggiti guardando questa gara Inter-Fluminense, ultima gara dei nerazzurri al Mondiale per Club. Ve ne elenchiamo sei.

1) Al Bank of America Stadium di Charlotte tutte le criticità del Mondiale per Club si sono manifestate chiaramente: tra campi sintetici, sabbiosi, temperature, orari, spalti vuoti e allerte meteo, la valorizzazione del calcio alla fine sembra essere messa un po’ in secondo piano, a favore di un lato economico predominante, se non unica prerogativa della competizione.

2) Nonostante una prestazione agonizzante per larghi tratti, contro il Fluminense la sensazione generale è ancora di un’Inter che chiuda un’altra partita creando molto di più di quanto realizzato. Il problema dell’underperformance offensiva sta diventando seriamente preoccupante.

3) La difesa, però, rimane il vero tema non più rimandabile e che Chivu aveva individuato come prima situazione da migliorare. Nelle ultime 5 partite un solo clean sheet e quando si è subito gol è sempre accaduto nei primi tempi. I totale dopo 63 partite: 39 vittorie 14 pareggi 10 sconfitte con 119 gol fatti e 62 gol subiti. Urge parlare della difesa e della fase difensiva.

4) Lautaro Martinez ha dato segnali di crescita al Mondiale per Club. Ha segnato due gol, ha colpito più pali di tutti ed è stato l’ultimo a mollare, soprattutto tra i veterani. Il secondo tempo di ieri ne è la testimonianza. Che nasca anche da qui il suo sfogo nel post-partita?

5) Nel secondo tempo la scossa arriva grazie ai cambi e a un doppio cambio modulo. Sucic e Sebastiano Esposito ha avuto un buon impatto, ma anche Carboni e Luis Henrique ci hanno provato, pur con diversi errori. Nel finale, Chivu si è confermato ancora molto duttile, passando a un iper offensivo 4-2-4.

6) Quello che emerge dalla gara di ieri, però, è la solita difficoltà a ribaltare partite che si mettono male. Quando le squadre scelgon il blocco basso, la manovra nerazzurra fatica a trovare soluzioni offensivi efficaci con costanza (non a caso la partita migliore arriva con il River Plate, costretto a giocarsela). In ottica Serie A questo è un bel problema visto che molte squadre giocheranno in modo così speculativo contro i nerazzurri.

Foto autore

Autore:
Enrico Traini

Enrico Traini scrive su Passione Inter dal 2022. Laureato in Lettere Moderne e Semiotica, scrive di sport da quasi 10 anni, con diverse esperienze su varie testate online. Appassionato di calcio e dei suoi aspetti tattici, tifa Inter fin da piccolissimo, quando girava in casa con la maglia di Ronaldo Il Fenomeno.