I cinque duelli che decideranno Inter-Juventus

È la partita dell'anno. Dopo mesi di testa a testa, ci siamo: Inter-Juventus è una gara che non metterà la parola fine sulla corsa al tricolore (arriva solo a inizio febbraio), ma certamente contribuirà a indirizzarla in classifica e nella mente dei calciatori. Ci immaginiamo una partita tesa, combattuta, come di consueto. E in questo contesto le sfide fra i calciatori più rappresentativi delle due squadre diventano una chiave. Alcuni si svolgeranno a distanza, altri saranno un vero e proprio corpo a corpo per dimostrare chi è il migliore. Abbiamo individuato i cinque duelli che riteniamo decisivi per l'esito della gara. SCORRI SCHEDE>>> SOMMER VS. SZCZESNY Inter e Juventus sono le squadre che hanno totalizzato più clean sheets in questo campionato: 13 i nerazzurri, 12 i bianconeri. Sintomo di fasi difensive molto solide, ma anche dello spessore di due portieri che - quando chiamati in causa - sanno disinnescare le offensive avversarie. Le loro prestazioni saranno determinanti nella sfida di domenica: può bastare una grande parata o un errore per decidere chi vincerà. Yann Sommer ha sostituito brillantemente André Onana e arriva dal provvidenziale rigore parato a Nico Gonzalez che ha di fatto consegnato tre punti pesantissimi ai nerazzurri in quel di Firenze. Wojciech Szczesny difende da anni la porta bianconera e, nonostante qualche sporadica indecisione, è un portiere affidabile. In comune hanno una cosa che è particolarmente simbolica: sono stati i protagonisti in negativo dell'unica sconfitta in campionato della propria squadra, tutte e due le volte contro il Sassuolo e a distanza di tre giorni. Sommer ha sbagliato sul gol del pareggio di Bajrami, Szczesny è andato incontro a un clamoroso strafalcione sul tiro da fuori di Laurienté. SCORRI SCHEDE>>> ACERBI VS. BREMER Quelle di nerazzurri e bianconeri sono le due migliori difese del campionato: 10 gol incassati dalla squadra di Inzaghi in 21 partite, 13 per quella di Allegri in 22 partite. E molto del merito non può che essere dei due centrali nelle rispettive difese a tre. Francesco Acerbi e Gleison Bremer sono agli antipodi, per età e modalità con le quali sono arrivati nei rispettivi club. L'ex Lazio, 36 anni fra qualche giorno, è stato accolto dallo scetticismo generale e si è preso la titolarità a scapito di De Vrij nel giro di pochi mesi, a suon di prove eccezionali. Lo juventino, 27 anni a marzo, è stato pagato a peso d'oro dal Torino e "scippato" proprio all'Inter per 50 milioni nell'estate 2022. Il brasiliano ha ampiamente deluso le aspettative al primo anno, ma quest'anno sta sfornando ottime prove, mentre l'interista è stato una garanzia sin da subito. Acerbi è più un marcatore vecchio stampo, Bremer conta anche sulla maggiore esplosività dovuta all'età. La loro capacità di arginare rispettivamente la coppia Vlahovic-Chiesa e Lautaro-Thuram sarà una chiave della partita. SCORRI SCHEDE>>> CALHANOGLU VS. LOCATELLI Sono il cervello del centrocampo di Inter e Juventus, coloro che indirizzano le manovre rispondendo ai dettami dei rispettivi allenatori. Hakan Calhanoglu ha svoltato la propria carriera nel momento in cui Simone Inzaghi lo ha reso un regista con i fiocchi: da un anno e mezzo è letteralmente fondamentale nella manovra di gioco nerazzurra. Sta disputando una stagione di altissimo livello: bene hanno fatto Marotta e Ausilio a privarsi di Brozovic in estate per affidargli a tempo pieno le chiavi della regia. Manuel Locatelli, arrivato nel 2021, ha avuto un rendimento più altalenante ma quest'anno si è preso la titolarità assoluta del centrocampo, messa in discussione lo scorso anno dalla concorrenza di Paredes. Il turco ha tiro da fuori, sventagliate, classe sopraffina e abilità nei piazzati, un dinamismo che impressiona e un'abilità in fase di interdizione quasi inaspettata per un ex trequartista. L'ex Sassuolo è invece più metodico ed equilibratore: quando c'è da difendere diventa un centrale aggiunto e si lascia andare di meno a incursioni offensive rispetto al collega. Dal loro modo di interpretare la gara passerà la sfida di San Siro. SCORRI SCHEDE>>> BARELLA VS. RABIOT Quando c'è da strappare, una grande risorsa di Inzaghi e Allegri sta nelle proprie mezzali, capaci di far male alle difese avversarie soprattutto quando lasciano qualche metro. Nicolò Barella è un simbolo, una certezza e il vice capitano dell'Inter: con i nerazzurri ha già vinto sei trofei da protagonista assoluto. Adrien Rabiot, invece, solo l'anno scorso è salito di rendimento, diventando con continuità quel "cavallo pazzo" che serve ad Allegri quando c'è da ribaltare l'azione. Entrambi hanno già partecipato a 6 gol in questo campionato: 2 gol e 4 assist l'interista, 3 gol e 3 assist lo juventino. Si sfideranno direttamente, sarà un duello costante in mezzo al campo: mezzala destra contro mezzala sinistra. Spesso, nelle sfide precedenti, chi ha prevalso fra Barella e Rabiot ha poi anche vinto la partita. Il super incrocio scudetto potrebbe non fare eccezione. SCORRI SCHEDE>>> LAUTARO VS. VLAHOVIC Ed eccoci qui, alla grande sfida tra bomber. Uno è il finalizzatore di un'orchestra quasi perfetta, all'altro si chiede di trasformare in rete i palloni che gli vengono serviti, spesso pochi. Lautaro Martinez sta vivendo la stagione migliore della sua carriera e lo sta facendo da capitano e leader indiscusso: 19 gol in campionato, 22 stagionali. Una forza della natura. Il Toro è ormai riconosciuto come uno degli attaccanti migliori d'Europa e vuole vincere lo scudetto da protagonista. Dusan Vlahovic, arrivato in pompa magna dalla Fiorentina per 80 milioni di euro, ha deluso nel primo anno e mezzo ma adesso sembra aver trovato continuità in zona realizzativa: 12 gol in Serie A, è secondo nella classifica cannonieri. All'andata finì 1-1 e i marcatori, neanche a dirlo, furono proprio loro. Gli assist arrivarono dai partner d'attacco (altro duello importante): Thuram da una parte, Chiesa dall'altra. Movimenti da bomber, tiro di prima e nulla da fare per Sommer e Szczesny. Da veri rapaci d'area. Ma il capocannoniere, il Toro da Bahia Blanca, quel concentrato di ferocia argentina ce l'abbiamo noi.

I cinque duelli che decideranno Inter-Juventus

Sfida a tutto campo

Simone De Stefanis - Autore

Simone De Stefanis
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