21 Aprile 2020

Icardi, il consulente legale di Wanda: “Napoli? Piazza ideale: non ci sono preclusioni”

Letterio Pino, che fa parte dell'entourage del giocatore argentino, parla del suo possibile futuro al Napoli

Mauro Icardi, Getty Images

Icardi, il consulente legale di Wanda: “Napoli? Piazza ideale: non ci sono preclusioni”

Nel corso del programma “Si Gonfia La Rete” in onda su Radio Marte Elio Letterio Pino, consulente legale di Wanda Nara, moglie ed agente di Mauro Icardi, ha parlato del passato vissuto dall’attaccante argentino e del suo futuro, analizzando le voci che lo avvicinano al Napoli.

SAMPDORIA – “Conosco Mauro Icardi dal 2010, cominciammo all’inizio di quell’anno a presentarlo in Italia, aveva sempre giocato titolare nel Barcellona, negli ultimi tempi aveva fatto fatica perché lì ormai giocavano con il falso nueve. Negli ultimi mesi era costantemente in panchina ma per fortuna Riccardo Pecini ci ha creduto e l’ha portato alla Sampdoria”

ADDIO ALL’INTER – “A De Laurentiis non si può rimproverare nulla, ha sempre provato a prenderlo. Poi per un motivo o per un altro probabilmente Icardi la scorsa estate non voleva restare in Italia ed il presidente è stato vittima del suo momento. A qualcuno Mauro può non andar bene per un determinato modulo, ma è uno che fa sempre gol. Per me è straordinario e può ancora crescere del 30 o del 40%. Sa fare tutto, anche tornare in difesa”

PSG – “Mauro ha fatto benissimo, poi non ha giocato le ultime 2 di Champions, è vero, ma il gruppo è fortissimo, se fai la panchina magari è perché gioca Cavani, o uno del genere, non l’ultimo arrivato. Un calciatore di 27 anni con questa media realizzativa io proverei sempre a tenerlo, poi Leonardo è molto bravo e farà le sue valutazioni”

NAPOLI – “Ovviamente il suo agente è Wanda Nara e lei si occupa dei suoi interessi, io conosco bene Mauro, è un po’ come mio figlio. L’idea di Napoli gli è sempre piaciuta. C’è stata un po’ di polemica in passato con Maradona ma conosce bene la sua storia e sa che Napoli è la città del suo idolo, perché è l’idolo di tutti gli argentini. Forse Napoli sarebbe stata la piazza ideale per accenderlo, quindi assolutamente non ci sono preclusioni”

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