9 Dicembre 2019

ESCLUSIVA – Tente Sánchez: “Inter favorita sul Barcellona. Lautaro per il dopo Suarez, Vidal e Rakitic li farei giocare sempre”

L'ex calciatore blaugrana ai microfoni di Passioneinter.com

Manca sempre meno alla super sfida di domani sera tra Inter e Barcellona. I nerazzurri a San Siro si giocano il passaggio agli ottavi di Champions League. Per ottenere la qualificazione, la formazione allenata da Antonio Conte deve ottenere almeno gli stessi punti del Borussia Dortmund, quindi in caso di vittoria andrebbe indipendentemente dai tedeschi alla fase successiva. Per ingannare le ore che ci separano dal grande match, la redazione di Passioneinter.com ha raggiunto in esclusiva ai propri microfoni l’ex laterale destro del Barça, Tente Sánchez. Ecco le parole dell’ex calciatore, che in maglia blaugrana ha collezionato 234 presenze e 15 gol complessivi.

Che Barcellona affronterà domani sera l’Inter?
“Non c’è dubbio che domani sera l’Inter sarà la squadra favorita. Il Barcellona è già qualificato come primo del gruppo, quindi il suo lavoro lo ha già fatto. Questo fine settimana giocherà con la Real Sociedad che è una formazione complicata da affrontare fuori casa ed ospiterà il Real Madrid mercoledì. E’ evidente che non giocherà con la squadra titolare e giocherà tanta gente che normalmente non gioca. Di sicuro non sarà una formazione delle grandi occasioni”.

Dopo annate deludenti in Champions League, questa può tornare ad essere l’edizione del Barça?
“Io chiedo non solo al Barcellona, ma a qualsiasi club del mondo, che se ha la possibilità di arrivare in fondo a tutte le competizioni lo deve fare. Il Barcellona l’anno scorso è stato eliminato in semifinale, l’anno precedente ai quarti, è una squadra che da anni vince la Liga, l’anno scorso è arrivata in finale di Coppa. Voglio dire: non mi piacciono le squadre che si concentrano solo sulla Champions e perdono di vista le altre competizioni. Club come la Juve, il Barcellona, il Bayern, Paris Saint Germain, Manchester City hanno l’obbligo nei rispettivi campionato di arrivare come minimo di giocarsi il titolo fino all’ultimo, e provare ad arrivare nelle battute finale della Champions. Una squadra che vince una cosa e non l’altra, non mi piace”. 

Sia in Italia che in Spagna hanno accostato Lautaro Martinez al Barcellona. Sarebbe l’attaccante giusto per il dopo Suarez?
“Per me è un giocatore molto interessante. Sta dimostrando un potenziale enorme, può essere un candidato per via della giovane età. E’ normale che venga accostato al Barcellona, anche se poi la realtà dietro le dinamiche di mercato può essere un’altra. Per me è un calciatore all’altezza di una squadra come il Barça”. 

Un calciatore che invece potrebbe fare il percorso inverso è Arturo Vidal. Perché continua a non trovare sufficiente spazio?
“E’ uno di quei calciatori che vorrei nella mia squadra, non ho alcun dubbio. Non ha giocato in squadra minori, ma in grandi club come la Juve, il Bayern o il Barcellona, sempre ad alti livelli. A Barcellona lo vedono come un calciatore un po’ strano rispetto alla filosofia del club. Ma nel calcio di oggi hai bisogno di qualcosa in più, soprattutto in Champions quando hai partite difficili, con pressione, in cui devi andare a prenderti il pallone. Se lui deve giocare semplicemente il pallone, lo fa come altri. Magari non sarà il migliore, ma ha una capacità realizzativa che altri non hanno. Bisogna avere un equilibrio nelle squadre, non si possono avere tutti i calciatori uguali. Bisogna averne diversi e che riescano a trasmettere la giusta energia quando la partita si mette male. Gente come Suarez, Paulinho quando ha giocato al Barcelona, Keita. Mi sembra un eccellente giocatore”.

Per quanto riguarda Rakitic, altro calciatore in orbita Inter, si è rotto qualcosa con Valverde?
“Per me non è successo niente con Valverde. Credo si sia trovato nella situazione in cui stava per essere ceduto, perché ricordiamo che comunque è avanti con gli anni. Io però sono del partito di coloro che pensano che fin quando è in squadra, deve giocare di più di quanto ha giocato. Al netto di tutte le sue qualità, è una figura molto integrata all’interno della squadra, un calciatore intelligente. Rapidamente si è adattato ed ha capito come giocava in questa squadra”. 

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